venerdì 30 settembre 2011

Il Bhagavatam di Srila Bhaktivinoda Thakura (Youcanprint)




















"È il frutto dell'albero del pensiero, miscelato con il nettare dei discorsi di Sukadeva. È il tempio dell'amore spirituale! Oh uomini di religiosità! Bevete a fondo questo nettare del Bhagavatam, ripetutamente, sino a che non vi sarete liberati di questa struttura mortale!"
“Possa la pace regnare suprema in tutto l'universo nello sviluppo continuo della sua purezza attraverso gli sforzi dei futuri eroi che saranno benedetti, secondo la promessa del Bhagavatam, con poteri ottenuti dal Padre Onnipotente, il creatore, conservatore e distruttore di tutte le cose sia in cielo sia in terra”.

giovedì 29 settembre 2011

Un vescovo scomodo di Francescantonio Lopriore Cariglia (Besa editrice)




















Cos’è oggi un Vescovo? Non ci accorgeremmo dell’esistenza , se non vedessimo talvolta in televisione un sacerdote in abito più “sontuoso” celebrare qualche funerale importante. Tutt’altro in anciem régime. La sua autorità era assoluta, di gran lunga superiore a quella dei governati  civili che , di fatto, si limitavano a eseguire le pene inflitte dalla Chiesa . Il Vescovo, invece, con il suo tribunale “speciale”, poteva comminare- spesso abusando –le più tremende sanzioni capaci di “far rigare dritto” anche il più riluttante dei potenti o comunque procurargli seri guai.
Il Vescovo Castropietro, il protagonista di questo libro,sarebbe un esempio emblematico del potere della Chiesa. Però nel quotidiano operare non tutte le ciambelle gli riescono col buco. Il suo carattere irruento e un paese che gli rema contro saranno causa di tante rocambolesche disavventure che lo porteranno in un mare di guai.
Francescantonio Lopriore Cariglia è nato in Puglia( Vieste) nel 1946 e attualmente risiede in Friuli Venezia Giulia( Gorizia). Cultore di storia sociale con particolare riferimento al  XVIII secolo, è già autore di un fortunato dizionario sui dialetti garganici(AA.VV.Dizionario etimologico sui dialetti garganici,1993). Un Vescovo Scomodo  è il suo primo romanzo.

mercoledì 28 settembre 2011

Giorgio Bongiovanni stigmatizzato. L'avventura di una vita di Paola Giovetti (Ed. Mediterranee)




















Stigmatizzato, veggente gratificato dall'incontro con la Madre di Dio e con Gesù, in contatto anche con Esseri di altri mondi, coinvolto nel tanto discusso problema del terzo segreto di Fatima, impegnato in prima persona in opere sociali e nella lotta alla mafia: tutto questo, e altro ancora, è Giorgio Bongiovanni. Nato nel 1963, oggi è un uomo nel pieno della sua maturità: un personaggio scomodo per alcuni, positivo e foriero di speranze per altri. Certamente un simbolo, una presenza che non lascia indifferenti. Il valore della sua esperienza è soprattutto quello di testimonianza. Il convincimento che non siamo soli nell'universo, il messaggio di pace, amore e cooperazione rivolto ancora una volta instancabilmente dalla Vergine all'uomo, l'immanenza del Mistero, l'attualità del sacrificio di Gesù, il ruolo della sofferenza, la necessità che ognuno di noi si carichi della propria croce e si schieri con coraggio dalla parte del Bene: tutto questo fa parte dell'esperienza di Giorgio Bongiovanni e costituisce il messaggio che egli sa di dover diffondere.

martedì 27 settembre 2011

Progetto Omega - I Dossier Ufo del Santo Uffizio di Alfredo Lissoni (M.I.R)

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
L'ipotetico scenario di ciò che accadrebbe alle istituioni religiose nel caso di un contatto alieno. La Chiesa da sempre se ne preoccupa e per questo gestisce una Specola per lo studio dei reperti alieni, una cattedra universitaria di ufologia, un radiosservatorio per la ricezione dei messaggi extraterrestri ed un archivio - il più antico al mondo e con tanto di manuale di istruzioni in caso di contatto - per la raccolta di segnalazioni UFO. A schedare il tutto, la Quarta Sezione del Sant'Uffizio, presieduta dal cardinal Ratzinger, oggi papa. In questo libro troverete quella documentazione raccolta nei secoli. Ma soprattutto scoprirete che cosa farà la Chesa qualora un contatto pubblico dovesse realmente verificarsi. 
 
 

lunedì 26 settembre 2011

ARCADIA E LA CHIESETTA BALSAMO: “NON CI SIAMO ABUSIVAMENTE INSEDIATI ALL’INTERNO DELLA STRUTTURA!” Di VALENTINO ZANZARELLA – PRESIDENTE DI ARCADIA LECCE

















Nell’ interesse comune e per meglio chiarire quanto a volte, chi fa politica sia incurante delle vere necessità del cittadino, ho deciso di rispondere a delle ingiuste e pesanti affermazioni di alcuni “Consiglieri della 4^ Circoscrizione” di Lecce, ma per farlo ho la necessità di proseguire per punti, al fine di ottenere e dare maggiore chiarezza: 1)  Arcadia non è si è insediata abusivamente nella Chiesetta Balsamo, in quanto da gennaio scorso, è stazionata al suo interno in una stanza, avendone peraltro comunicato pubblicamente la sua presenza, (vedi Gazzetta e Quotidiano del 25/01/2011), citando esplicitamente più volte la sua presenza in questo contesto cittadino e attuando diverse manifestazioni culturali e socio culturali proprio all’interno della chiesetta e del parco, come più volte i giornali hanno riportato. Manifestazioni alle quali  più volte la Quarta Circoscrizione ha concesso il Patrocinio, e non solo, a cui hanno preso più volte parte diversi consiglieri di Quartiere e il Presidente stesso;  2)  Arcadia da ben 2 anni ha più volte protocollato diversa documentazione al Comune di Lecce mirante all’ottenimento di una sede, seguendo tutte le vie amministrative del caso e dimostrando massima trasparenza e correttezza, tant’è che nell’ ottobre del 2010 dopo che il parco era stato chiuso per atti di vandalismo, sozzura ed altro, Arcadia presenta una formale richiesta di poter usufruire di una stanza all’interno della struttura. In questa occasione viene presentata ulteriore documentazione con tanto di Protocollo al Comune di Lecce e indirizzata alla 4^ circoscrizione con data 29/10/2010. Nel gennaio 2011 dopo essere stato contattato in prima persona dal Presidente e da alcuni Consiglieri, motivati dalla tutela e dal benessere cittadino per la fruizione del Parco,viene proposto ad Arcadia di  avere un punto di “appoggio”, e per poter meglio favorire il territorio viene chiesto alla stessa un contributo Operativo, ovvero l’apertura e la chiusura sistematica del Parco e della Chiesetta a certi orari ben stabiliti,  la pulizia e la vigilanza all’interno dello stesso  visto che non essendoci sorveglianza video, lo stesso era privo di tutela.; 3) nel percorso tortuoso di questi venti Arcadia non ha mai ricevuto nessuna lettera o richiamo o visita da alcun Consigliere di Circoscrizione, tra quelli che oggi hanno scatenato il putiferio “POLITICO”!  Perchè di questo e solo di questo si tratta, e tutti dico tutti erano a conoscenza che l’associazione operava azioni di tutela come: cura dell’erba del campo, falciatura, pulizia dalle cartacce, svuotamento cestini, chiusura e apertura del cancello dei  campetti sportivi presenti nel parco della chiesetta, apertura e chiusura dei cancelli per evitare bivacchi e vandalismo in orari notturni; 4) giunti ad Aprile 2011 Arcadia chiede in un protocollo al Sindaco di Lecce, la gestione ufficiale del parco. Questo documento è tutt’oggi sulla scrivania del Sindaco e delle persone preposte in attesa di valutazione .
Nel frattempo Arcadia ha continuato a dimostrare il suo impegno ed interesse per la comunità di San Pio, continuando a proporre manifestazioni e manutenzione alle strutture, tant’è che dal suo ingresso nel parco Arcadia ha agito anche da deterrente alle infrazioni di chi attraversava il parco con scooter, SMART e anche piccole moto-api di aziende atte alla manutenzione stradale … tant’è che in accordo con alcuni Consiglieri SEMPRE PRESENTI si stabiliva di mettere delle barriere di impedimento fruizione di motocicli e altro. Ora dopo aver fornito una breve informazione sul perché siamo all’interno della Chiesetta come Associazione, e del perché sino ad oggi a tutti forse faceva comodo stare in silenzio, dico ai signori che hanno fatto passare ARCADIA per un’ ABUSIVA o ancor PEGGIO per un’ ASSOCIAZIONE CLIENTELARE vicina politicamente a chicchessia, e soprattutto per rispondere a Qualcuno che insinuava che siamo un’Associazione non riconosciuta, rispondo: ARCADIA è iscritta nell’Albo Comunale, nel Registro Provinciale e nel Registro della Comunità Europea come Associazione di Interesse Pubblico. Forse sarebbe meglio che i signori che hanno aperto un confronto pubblico con Arcadia circa gli ultimi accadimenti, forniscano spiegazioni del perché a luglio in Consiglio Circoscrizionale viene approvato a maggioranza un documento che chiede la gestione del parco, demandando al Sindaco la decisione finale!  Dove erano queste persone che in 8 mesi che GIORNALI, EMITTENTI TELEVISIVE, parlano delle nostre manifestazioni e interventi all’interno della chiesetta e a cui partecipa anche il Sindaco e altri esponenti della Pubblica Amministrazione, dicono di non saperne niente? Qualcuno di essi mi ha risposto che “non leggo i giornali...” Beh allora è davvero preoccupante che il consiglio di circoscrizione, l’ente amministrativo più vicino al cittadino, non sappia ciò che succede nel proprio quartiere o nella città. E che dire, quando riscontro palesemente (come da dichiarazione di alcuni di essi) che non c’è comunicazione tra Presidente e Consiglieri? E’ vergognoso che si aspetti tanto tempo per reclamare … ma ancor più vergognoso è usare ASSOCIAZIONI COME ARCADIA  e I CANTORI DI IPPOCRATE, CHE INDISCUSSAMENTE OPERANO PER LA CULTURA E PER GLI INTERESSI CITTADINI, COME CAPRI ESPIATORI  PER MERE QUESTIONI POLITICHE.  LE QUESTIONI POLITICHE SI RISOLVONO IN POLITICA , E LA POLITICA SI FA’ A FAVORE DEL CITTADINO, E NON CHIUDENDO UN EDIFICIO UTILE ALL’AGGREGAZIONE, E ABBANDONADOLO A SE STESSO. Comunque tengo a precisare che visto il Procurato danno di IMMAGINE arrecato ad Arcadia, provvederemo a difenderci con mezzi adeguati.


domenica 25 settembre 2011

Natuzza Evolo. Il miracolo della vita di Luciano Regolo (Mondadori)




















Questa è la storia di Natuzza Evolo, una donna calabrese semplice, coraggiosa, piena d'amore, diventata senza volerlo la più grande mistica cattolica dei nostri tempi. "Santa subito!" invocava la folla, immensa, radunata per i suoi funerali lo scorso novembre. E in attesa che la Chiesa concluda il suo percorso di valutazione, rimane certo che si è trattato di una persona unica, straordinaria, estremamente affascinante, chiaramente accomunabile ad altre figure eccezionali, una su tutte Padre Pio. Con il frate di Pietralcina Natuzza ha condiviso le iniziali difficoltà e incomprensioni col mondo ufficiale, contrapposte a un immenso affetto popolare. Ma anche carismi come le stigmate, la bilocazione, l'emografia, la preveggenza, le guarigioni inspiegabili e altri piccoli grandi miracoli. Questo libro è la prima importante biografia, scrupolosa, completa, riconosciuta, di "mamma Natuzza", come amano chiamarla i suoi moltissimi seguaci. Il suo autore, Luciano Regolo, oltre a essere un giornalista e uno scrittore di grande esperienza, l'ha incontrata la prima volta quasi trent'anni fa, l'ultima poco tempo prima che lei morisse.

sabato 24 settembre 2011

La Rivoluzione dei Templari di Simonetta Cerrini (Mondadori)

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
La storia dei templari è costellata di vicende oscure, episodi favolosi e figure mitiche. A partire dal processo all'ultimo maestro dell'ordine del Tempio, Jacques de Molay, torturato e messo al rogo nel 1314 a Parigi, i misteri si sono moltiplicati fino ai nostri giorni, al punto che l'alone fantastico in cui sono avvolti i "Poveri cavalieri di Cristo e del Tempio di Salomone" tende a riemergere ancora oggi nelle opere che ne ripercorrono le gesta. Simonetta Cerrini, studiosa che da anni si occupa di questo argomento, si pone l'obiettivo di sfatare le leggende fiorite nel corso dei secoli, di abbandonare i luoghi comuni storiografici e soprattutto di intraprendere nuove vie di ricerca basandosi sull'analisi sistematica dei testi fondatori dell'ordine del Tempio. Grazie a un accurato esame di nove manoscritti e di documenti coevi, viene così alla luce la visione 'rivoluzionaria' dei templari e del loro rapporto con la fede. Proprio quando nel mondo cristiano si afferma la netta separazione tra chierici e laici, e i primi assumono l'esclusiva gestione della sfera del sacro, l'ordine del Tempio si impone come punto di riferimento spirituale per ogni cristiano, pur essendo composto da laici. I templari rappresentano dunque un elemento di rottura nella partizione della società medievale: sono al tempo stesso 'oratores' e 'bellatores', proprio perché non aderiscono in senso stretto né al modello di vita clericale, né a quello cavalleresco. Sono dei cavalieri ma seguono senza esitazioni una regola 'antieroica'; sono dei frati ma seguono rigorosamente una regola 'antiascetica'. Attraverso la puntuale e affascinante ricostruzione della loro dottrina, Simonetta Cerrini ci racconta la vita quotidiana di questi singolari cavalieri, scandita allo stesso modo dalla preghiera e dalla guerra, e ci svela un aspetto ancora sconosciuto della loro attività: al di là dell'impegno militare nell'esercito crociato, i templari utilizzarono l'autonomia spirituale di cui godevano per diffondere il cristianesimo in lingua volgare e per confrontarsi con altre esperienze religiose. Nel cuore della società medievale d'Oltremare, infatti, furono gli unici fra tutti i cristiani d'Europa a diventare interlocutori privilegiati dei cristiani d'Oriente e dei musulmani. In un epoca come la nostra, segnata da un durissimo scontro fra integralisti islamici e tradizionalisti cristiani, l'archetipo della fede templare può dunque indicare la via per un possibile dialogo e una reciproca comprensione tra i monoteismi e le differenti culture

Edizione 1° anno 2008
Editore: Mondadori - Lingua: italiano
Collana: Le scie Pagine: 238
Traduttore: ISBN: 8804580747
fonte http://www.pickwiki.com/

venerdì 23 settembre 2011

Castello di Specchi di di Riccardo Miggiano e Luigi Partipilo (Lupo editore) a Cibus Mazzini

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Cibus Mazzini presenta in collaborazione con Arcadia Lecce e Cultura e Oltre la rassegna “30 minuti con l’autore” che si terrà lunedì 26 settembre 2011 alle ore 19,30 con la presentazione a cura di Mauro Marino (Direttore di Paese Nuovo) del libri dal titolo “Castello di Specchi” di Riccardo Miggiano e Luigi Partipilo (Lupo editore)
L’opera di Riccardo mi parla di due conflitti che costruiscono il Castello e i suoi frammenti, uno interno ed uno esteriore. Il primo si risolve all’interno della sua intimità, il secondo si confronta con l’esterno, la figura femminile in primis. Entrambi interagiscono, si amano e si scontrano in uno spazio dinamico, in cui la luce si diverte a descrivere stati d’animo con la sua potenza diretta, con i suoi riflessi o la sua mancanza. Per il mio racconto ho ritenuto necessarie figure pure che potessero definire in maniera decisa gli elementi interpretati. Il triangolo racconta l’Io, il cerchio la donna e la linea definisce lo spazio d’interazione tra i due elementi. Lo sfondo descrive la nota di base che accompagna la luce” Luigi Partipilo
 
RICCARDO MIGGIANO
Nato a Galatina il 25 giugno 1986, penultimo di tre fratelli e una sorella. L’infanzia?! Bambino molto vivace che amava immaginare. Il liceo (scientifico), un’esplosione di esperienze che gli cambia la vita: incontra la musica, gli amici, l’amore per la cultura, i grandi maestri, la chimica…Comincia a scrivere e a urlare i suoi silenzi davanti ad un microfono. Dopo il Liceo si trasferisce a Parma dove, nel 2010, consegue la laurea in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche. Oggi è dottorando di ricerca presso l’Università del Piemonte Orientale, canta con i Diòniso, scrive ancora…Continua ad essere il “tenace sognatore” che sempre sarò!
 
LUIGI PARTIPILO
Nato a Maglie il 17 luglio 1986, non era un venerdì… Ama “viaggiare” sin da piccolo, prima usando fogli bianchi, poi le sinuose corde della chitarra. Dopo i “sinestetici” anni del liceo si laurea in Disegno industriale presso il Politecnico di Milano. Nel 2011 consegue la doppia laurea magistrale in Design del Sistema Prodotto al Politecnico di Milano e laurea in Design Art presso la Tongji University di Shanghai dopo aver trascorso un anno nella città cinese. Al momento è impegnato in diverse attività, ma principalmente cerca la sua isola.

giovedì 22 settembre 2011

Il mistero del Graal di Julius Evola (Edizioni Mediterranee)

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Chi conosce la storia del Graal e dei cavalieri della Tavola Rotonda soltanto attraverso il Parsifal di Richard Wagner o le divagazioni di certi ambienti “spiritualistici”, il film Excalibur di John Boorman o i moderni romanzi di “fantasy” da questo libro di Julius Evola sarà condotto in un mondo insospettato e suggestivo, ricco di simboli, di elementi metafisici e di significati profondi. Basandosi su tutti i principali testi originali della leggenda e di cicli affini (antichi francesi, inglesi e tedeschi), viene precisato il senso del mistero del Graal, mistero che non ha un carattere vagamente mistico, ma iniziatico e regale, e che si lega ad una tradizione anteriore e preesistente al cristianesimo, mentre presenta connessioni essenziali con l’idea di un centro supremo del mondo e di un misterioso dominatore. Delle varie avventure cavalleresche, svolgentisi in un’atmosfera strana e “surreale”, l’Autore indica il significato nascosto, rifacentesi essenzialmente ad esperienze e prove interne. Anche il simbolismo della “donna” e dell’eros viene adeguatamente spiegato per le valenze che ha in questo specifico contesto. Dopo di che, l’esame si porta sul significato che ebbe l’improvviso apparire e scomparire delle leggende del Graal nel Medioevo occidentale. Esso rappresentò la più alta professione di fede del ghibellinismo ed ebbe strette relazioni col templarismo. Julius Evola considera poi varie correnti che in un certo modo ripresero l’eredità del Graal dopo la distruzione dell’Ordine dei Templari e il declino del Sacro Romano Impero. Nel parlare dei Templari, poi dei Catari, del “Fedeli d’Amore” (cui appartenne anche Dante), degli ermetisti e via via fino ai rosacruciani, l’Autore dischiude al lettore altri inediti àmbiti culturali. Di notevole interesse, per il punto di vista originale, sono le considerazioni finali sul senso della massoneria e sulle sue trasformazioni nel tempo, oltreché su quei temi delle leggende trattate che non sono soltanto di ieri ma presentano una perenne attualità che si ritrova – insospettabilmente – sino ai nostri giorni tecnologici e materialisti. Nell’arco degli ultimi quattro o cinque lustri abbiamo inoltre assistito ad un continuo pubblicare di saggi e romanzi sul Medioevo, la Cavalleria e il Graal sia come nuove opere, sia come ristampe di testi classici. In questo clima – tratteggiato per ampie linee comparatiste corredate da un’ampia bibliografia nel saggio di appendice a questa nuova edizione – Il mistero del Graal svolge ancora oggi, e forse oggi più che mai, una propria funzione essenziale: non soltanto come testo di amplissima erudizione, di insospettate rivelazioni, di affascinante lettura, ma soprattutto come strumento metodologico di un’interpretazione simbolica insuperata, tale da consentire il formarsi di un punto di vista eterodosso e controcorrente rispetto alla cultura e alla storiografia ancora predominanti.
fonte www.ediz-mediterranee.com

mercoledì 21 settembre 2011

Maria Grazia Lopardi. La Presenza (Celestino ed il tesoro dei Templari). Edizioni Il Ternario




















Perché il misterioso abate Sauniére di Rennes Le Chateau si è procurato proprio la riproduzione del quadro “L’Incoronazione di Celestino V “? Un romanzo? O un racconto ispirato? L’eremita Pietro ed il templare Giovanni si incontrano a Lione. Riferisce la storiografia che nel 1274 Pietro del Morrone, il futuro Celestino V, si è recato nella città francese in occasione del Concilio indetto da Gregorio X ottenendo ospitalità nella Magione templare che sorgeva dove ora si trova il Teatro dei Celestini. Riconosciuto come il predestinato a custodire l’elemento più prezioso del tesoro dei Templari, assiste alla costruzione di Santa Maria di Collemaggio, la Notre Dame dell’Aquila che lo affiderà ai posteri.

martedì 20 settembre 2011

Raffaele Taddia e l'ultimo segreto dei Templari

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Un magico borgo della Francia meridionale, Rennes-le-Chateau, si rivela speculare a un campo di battaglia del medioevo. E così il mito della “Stirpe di Dio” muta in un complotto, teso a custodire un grande segreto Templare. Un testo frutto di minuziose ricerche storiche e fortunate intuizioni. Il mese di marzo ha visto l'uscita di almeno tre libri che si occupano, tra le altre cose, di Rennes-le-Château. Uno di questi è “I pentacoli magici di Francia” di Raffaele Taddia, che ha come sottotitolo "L'ultimo segreto dei Templari": la presentazione sembra alludere ad un romanzo ("Un magico borgo della Francia meridionale, Rennes-le-Château, si rivela speculare a un campo di battaglia del medioevo. E così il mito della "Stirpe di Dio" muta in un complotto, teso a custodire un grande segreto Templare"), ma la chiusura sembra invece farne un saggio storico ("Un testo frutto di minuziose ricerche storiche e fortunate intuizioni"); quale delle due classificazioni è quella corretta? Non resta che farsene un'idea direttamente, leggendolo con attenzione e spirito critico.

fonte www.uni-service.it

Dan Brown, Il Simbolo perduto e la fisica quantistica del New Thought




















Robert Langdon, l’ormai celeberrimo professore di simbologia ad Harvard, che abbiamo avuto modo di conoscere nei precendenti lavori di Dan Brown ovvero “Il Codice Da Vinci” e “Angeli e Demoni” sempre editi in Italia da Mondadori, è stato convocato d'urgenza a Washington dall'amico Peter Solomon, massone, filantropo, scienziato, storico, e multimilionario, per parlare al Campidoglio sulle origini occulte della capitale americana. Un inquietante fanatico, ricoperto sul corpo di tatuaggi tutti aventi significati legati all’alchimia e alla magia (il cui ruolo sarà inquietantemente chiaro ai lettori man mano che entreranno nel vivo dell’opera), che vuole servirsi di lui per svelare un segreto tenuto nascosto per secoli da sette segrete, e che sarebbe in grado se rivelato, di sconvolgere l’intera umanità. Langdon scopre la reale portata della posta in gioco quando all'interno della Rotonda del Campidoglio viene ritrovato un messaggio - a lui diretto - singolare, ma orribile e oscuro: una mano mozzata col pollice e l'indice rivolti verso l'alto. Come in alto, così in basso ovvero il principium individuationis della tradizione ermetico-esoterica del pensiero di Ermete Trismegisto. Si pensi pure ad un’opera d’arte di un grande personaggio caro all’autore americano, come il San Giovanni Battista di Leonardo Da Vinci. Ma ritorniamo alla storia! L'anello finemente lavorato, con tanto di emblemi massonici all'anulare non lascia malversazioni di alcun tipo: è la mano destra di Solomon. Scatta la concitata corsa contro il tempo ricca di colpi di scena mozzafiato di Langdon, che ha a disposizione solo poche ore per ritrovare l'amico, attraverso un labirinto di tunnel e oscuri templi, dove si celebrano antichi riti iniziatici. Il professore di Harvard dovrà mettere a frutto tutta la propria sapienza per decifrare i simboli che i padri fondatori hanno disseminato tra le architetture della città. Fino ad un finale sconcertante. Questo è il nuovo capitolo de "Il Codice da Vinci", un thriller dalla trama che definire avvincente è riduttivo, e che si snoda a ritmo sostenutissimo in una selva di codici enigmatici e luoghi misteriosi. Le vicende narrate hanno come obiettivo quello di parlare del ruolo della massoneria nella costituzione degli Usa: massoni furono non solo i fondatori della patria americana, ma anche alcuni presidenti come Roosevelt, Truman e Ford. L’enigma da sciogliere riguarda un oscuro pittogramma cifrato che è impresso sulla Chiave di Salomone: quest’ultimo potrebbe scatenare i demoni e le forze degli inferi, un’arma invincibile che in mani solo assetate di potere e vendetta, sarebbe in grado di mettere a rischio l’intero pianeta. Dopo aver letto le 604 pagine di quest’opera, se dovessimo limitarci ad un semplice giudizio di superficie, non solo si avrebbe l’impressione di trovarsi dinanzi ad un lavoro strutturalmente perfetto, ma si avvertirebbe impellente l’esigenza di avvicinarsi a tutta quella serie di rimandi che vanno dalle scienze occulte sino alla storia dell’arte con riferimenti a personaggi del calibro di Leonardo Da Vinci e Albrecht Dürer, per poi passare alla numerologia di Pitagora e a quella del calendario Maya che annuncia la fine del mondo, e ancora le teorie del controllo sul mondo da parte di super-poteri che si tramandano segreti incoffessabili di generazione in generazione, e le ultime scoperte iper-tecnologiche del più grande sistema d’intelligence internazionale: la C.I.A (Center Intelligence Agency). Un testo non molto ricco di citazioni, ma per quel poco che viene sapientemente riportato tra le pagine de “Il Simbolo Perduto”(Mondadori), questa volta Dan Brown pare proprio che abbia studiato. Ora si potrebbe obiettare che magari i personaggi hanno la rigidità di marionette, che non vi sia nessun approfondimento psicologico, che la trama è scontata e la semplicità con cui è scritto sia quasi da terza elementare. Di contro si potrebbe asserire che sotto nessun aspetto questo thriller appare debole o poco convincente, e forse proprio perché la sua scrittura è così piana, e il ricorso all’esoterismo è così presente che il successo di questo libro è già annunciato oramai da tempo. E qui chiudo le mie considerazioni sul valore della letterarietà del lavoro in oggetto. Adesso si va oltre. Talvolta mi ritrovo a pensare, proprio come in qualche occasione ha sostenuto Roberto Pinotti (U.F.O notiziario, C.U.N.) nei suoi ambiti di competenza, che esista una sorta di accordo tra diversi sistemi di potere e d’intelligence, di “acclimatare” gradualmente la popolazione mondiale su certi argomenti “sensibili” come abduction, Area 51, Massoneria, Templari, Priorato di Sion etc. Questo perché la gente non ha ancora raggiunto – dicono “i grandi savi” - quel grado di cultura ed emancipazioni tali da poter recepire certe verità. Ora se qualcuno ha letto “Il Simbolo Perduto” non penso sia sfuggito il ramo di studi in cui è esperta la sorella di uno dei protagonisti ovvero Katherine Solomon: la Noetica. Così come viene spiegata da Dan Brown per bocca della scienziata, si tratta di una nuova branca del sapere che sarebbe in grado di dimostrare come l’uomo abbia poteri sovrumani quasi divini: non è forse stato creato a Sua immagine e somiglianza? Non è forse vero che così come Sopra, così Sotto? Poteri che addirittura consentirebbero all’uomo con la sola forza del pensiero di modificare la Realtà! Sono concetti che da qualche anno alcuni studiosi diffondono sotto il nome scientifico di Fisica Quantistica, ma che hanno legami talvolta espliciti talvolta segreti con il cosiddetto New Thought (in italiano Nuovo pensiero) che altro non è che un insieme eterogeneo di organizzazioni, chiese, scrittori, filosofi e pensatori che ha avuto origine negli Stati Uniti nella seconda metà dell'Ottocento e continua ancora oggi. Le sue idee chiave riguardano la visione di Dio come onnipotente, onnisciente e, soprattutto, onnipresente, la natura al tempo stesso immanente e trascendente della divinità, la divinità della natura umana, l'origine mentale delle malattie del corpo e l'uso della preghiera affermativa per raggiungere la guarigione e il miglioramento delle proprie condizioni socio-economiche. Un movimento che oggi ha il suo “motore di ricerca e sviluppo” nel pensiero della Legge dell’Attrazione ovvero nelle strabilianti promesse fatte da Ronda Byrne e il suo The Secret. Nello specifico la Noetica di cui parla Dan Brown è la fisica quantistica di scienziati del New Thought ovvero: William Arntz, Betsy Chasse, Mark Vicente, Fred Alan Wolf. Che Dan Brown sia un seguace di questa novella Scientology? Che ci sia il New Thought come garante del successo di questo autore? Meditate gente, meditate

lunedì 19 settembre 2011

Il nuovo Fenix diretto da Adriano Forgione




















06 - 11 FENIX News a cura di Adriano Forgione
14 - 21 La Nave dei Milioni di Anni di Luca Tarpani
22 - 23 Akasha - Libri di Conoscenza a cura di Mike Plato
24 - 30 La Genesi dei Faraoni di Robert Bauval
32 - 33 Booxtore - Aggiornamento Catalogo a cura di Mike Plato
34 - 39 Scienze Perdute - I Poliedri e l’Armonia del Creato  di Antonio Bonifacio
40 - 46 Il Salvator Mundi, la Sindone e Leonardo di Adriano Forgione
47 - 49 Lo Scienziato Eretico - L’Enigma della Sfinge dei Carpazi a cura di Robert Schoch
50 - 54 Voci da Mu - Atlantide in Spagna? di Paco Gonzalez
55 - Mostre a cura di Silvia Agabiti Rosei
56 - 62 L’Eresia Templare di Osvaldo Carigi
64 - 65 Mondi Gnostici di Ezio Albrile
66 - 72 Gli Orfici del Mar Nero di Alessandro Coscia
74 - 75 Ermetismo e Alchimia a cura di Mario Krejis
76 - 82 Mani e lo Gnosticismo Manicheo - II parte di Mike Plato
83 Abbonamenti e Arretrati
84 - 88 Fenix Media - Padre. La Conoscenza è di Tutti - di Silvia Agabiti Rosei
90 - 91 L’Occhio di Babilonia di Roberto Negrini
92 - 93 Il Vigilante - Esoterismo come principio e come via di Mike Plato
94 - 95 Scriba degli Dei - Atum e il ternario solare di Athon Veggi
96 - 98 Incontri - Viaggio in Israele

GLI ARTICOLI DI QUESTO NUMERO
Luca Tarpani ci conduce nei misteri della barca solare di Cheope, le cui funzioni sono ancora dubbie e la cui realizzazione sembra frutto di una tecnologia molto più avanzata dell’epoca egizia dinastica • Robert Bauval introduce la sua nuova teoria sulle radici delle prime dinastie faraoniche, che potrebbero affondare in una perduta civiltà sahariana di colore, confluita nel libro Il Mistero della Genesi • Antonio Bonifacio esamina i significati esoterici e le possibili funzioni rituali di antichi oggetti poliedrici di metallo, diffusi presso molte culture • Adriano Forgione presenta il Salvator Mundi, l’opera finora ritenuta perduta di Leonardo, oggi restaurata, e intervista Lynn Picknett e Clive Prince, che ritengono la Sindone, confrontata con i suoi dipinti, un manufatto del genio da Vinci • Per Lo Scienziato Eretico Robert Schoch porta l’attenzione sull’enigmatica Sfinge dei Carpazi, in Romania • Paco Gonzalez nella rubrica Voci da Mu espone la teoria dell’ubicazione di Atlantide in Spagna, presso le paludi di Doñana, proposta da National Geographic • È di Osvaldo Carigi un’intervista alla ricercatrice Sabina Marineo, autrice del libro L’Eresia Templare, su una rilettura della storia dell’Ordine del Tempio • Ezio Albrile in Mondi Gnostici parla della strega Eritto e dei riti di necromanzia • Alessandro Coscia esamina le tavolette orfiche trovate in un’antica colonia del Mar Nero, in cui si fa cenno alla reincarnazione • Per la rubrica Esoterismo e Alchimia Mario Krejis parla del risveglio ermetico attraverso la Via Isiaca •  Mike Plato prosegue la trattazione della dottrina manichea • Silvia Agabiti Rosei in Fenix Media intervista il musicista e ricercatore Paolo Fattorini • In L’Occhio di Babilonia Roberto Negrini esamina la figura della filosofa alessandrina Ipazia • Mike Plato ne Il Vigilante affronta il tema delle similitudini,  omologie ed equivalenze all’interno dei vari percorsi esoterici • Athon Veggi in Scriba degli Dei analizza il significato degli dei gemelli Shu e Tefnut •

La rivista è scaricabile anche dal sito www.ezpress.it

domenica 18 settembre 2011

Angeli e Demoni di Dan Brown. Il libro, il film!




















Angeli e demoni di Dan Brown, edito in italia da Mondadori, (39 milioni di copie vendute nel mondo), anche se è stato pubblicato successivamente a Il codice da Vinci, in realtà risale ad alcuni anni prima. Da questi due titoli sono stati tratti i due film omonimi, che hanno letteralmente sbancato i botteghini di mezzo mondo (alla regia Ron Hioward il pel di carota di Happy Days). Nel film di quest’anno, a giorni nelle sale cinematografiche italiane, pare che Tom Hanks, secondo fonti ANSA, abbia ricevuto un cachet record di 35 milioni di dollari. Robert Langdon, ordinario di simbologia mistica e religiosa ad Harvard, viene cooptato da Maximilian Kohler, direttore del CERN a Ginevra (Svizzera), per esprimere il suo parere su un ambigramma ritrovato sul cadavere di Leonardo Vetra, scienziato dell’istituto di chiara fama internazionale. Il professore di Harvard scoprirà che l'omicidio è stato commesso dagli Illuminati, una setta segreta occulta e fedele ai soli dogmi della ragione e della scienza, creduta non operativa da tempi immemorabili. Sul luogo del delitto giunge anche Vittoria Vetra, figlia adottiva dello scienziato, con cui stava lavorando ad un progetto segreto. La scienziata, dopo numerose insistenze, rivela a Langdon e al direttore dell’Istituto, la natura dei suoi studi: insieme al padre è riuscita a creare una quantità ingente di antimateria, una fonte di energia così potente da dover essere compattata in appositi contenitori creati da lei stessa. Ad un rapido inventario fatto nel magazzino dell’Istituto, scoprono che il contenitore contenente la quantità più grande di antimateria è stato trafugato dallo stesso assassino dello scienziato. Intanto nella Città del Vaticano con la morte del Pontefice, è stata subito disposta la riunione del conclave, per eleggere il nuovo vicario di Cristo in terra. Ma a poche ore dall'inizio dell'evento i quattro successori più “gettonati” al soglio pontificio risultato dispersi. Intanto una videocamera del circuito interno della sorveglianza vaticana, mostra un congegno misterioso legato ad un conto alla rovescia. Il congegno è il contenitore più grande dell'antimateria, trafugato nel magazzino del CERN. Langdon e la scienziata riescono ad incontrare il camerlengo Carlo Ventresca, la massima autorità della Chiesa Cattolica: spiegata la situazione al prelato, si ritrovano a dover fronteggiare un’inquietante emergenza: l'assassino in una chiamata telefonica al camerlengo, rivendica non solo il furto a nome degli Illuminati , ma annuncia di voler uccidere ognuno dei quattro cardinali allo scoccare di ogni ora, in una chiesa del cosiddetto Cammino dell'Illuminazione, il percorso iniziatico nascosto tra i monumenti di Roma che permetteva di entrare a far parte della setta. Tutto il resto è una vera e propria corsa contro il tempo a furia di colpi di scena da grande colossal d’azione, e ingegnosi trucchi enigmistici e simbologie simil-esoterico-occultistiche. Ora se ci si dovesse soffermare sulle indicazioni storiche citate nel libro e poi nel film, se si dovesse tentare di fare dei riscontri obiettivi sulle fonti utilizzate da Dan Brown nei suoi libri, si potrebbe con certezza affermare che in ambito di storia delle religioni, storia, e simbologia mistica e magica Dan Brown ne capisce meno di uno studente di Liceo. Tuttavia non posso negare che si tratta di due veri e propri capolavori, destinati ad essere dei long seller, e che bisogna leggere senza farsi troppe seghe mentali, o tentando di confutare le posizioni di Brown. I libri in questione vanno presi per quello che sono: puro, semplice, onesto, accattivante intrattenimento. Impensabile non averli nella propria biblioteca

Angeli e Demoni (il film) – regia di Ron Howard del 2009, con Tom Hanks, Ayelet Zurer, Ewan McGregor, Stellan Skarsgård, David Pasquesi, Cosimo Fusco, Armin Mueller-Stahl, Carmen Argenziano, Ursula Brooks, Pierfrancesco Favino. Prodotto in USA. Durata: 140 minuti. Distribuito in Italia da Sony Pictures Releasing Italia a partire dal 13.05.2009.

la Trama
Il professor Langdon è alle prese con l'indagine su un misterioso ed efferato omicidio che sembra essere collegato agli Illuminati, un'antica confraternita segreta che rappresenta anche la più potente organizzazione sotto copertura della storia. Per gli Illuminati il nemico più disprezzato da sempre è la Chiesa cattolica. Gli indizi portano Langdon a Roma, dove con l'aiuto della scienziata Vittoria Vetra, figlia della vittima, proverà a scongiurare il pericolo dell'esplosione di una bomba piazzata dagli Illuminati in Vaticano. Attraverso una caccia senza soste, Langdon e Vetra saranno chiamati a districarsi tra indizi risalenti a quattrocento anni prima, composti da una serie di simboli antichi che sembrano rappresentare l'unica speranza di sopravvivenza per la Chiesa

sabato 17 settembre 2011

I templari e le reliquie di Antonio Lombatti (Accademia Vis Vitalis - collana Hystoria)

















Il Santo Graal, la Sindone di Torino, l'Arca dell'Alleanza, il tesoro del Tempio di Salomone, la Tomba di Cristo e i manoscritti di Qumran: questi sono alcuni dei presunti segreti che i templari avrebbero scoperto e custodito. Una catena di misteri che dura da duemila anni. E un mito, quello dei monaci-cavalieri del Tempio di Gerusalemme, che sfida il tempo e la storiografia ufficiale. Qual è la realtà dietro la leggenda? L'autore traccia una linea di demarcazione netta tra verità e finzione, tra ragione e fede, tra analisi e congetture, presentando una storia del templari e delle reliquie della cristianità.

venerdì 16 settembre 2011

“Storia dell’Astronomia, Astrologia e Cosmologia nel corso dei secoli. Miti Astrali Greci e Latini”.























L’associazione Cultura e Oltre, Arcadia Lecce, Phoenix di Lecce in collaborazione con Salmoiraghi e Vigano di Surbo e Claraluna di Lecce, presentano nelle giornate del 17 e del 18 settembre 2011 il convegno dal titolo “Storia dell’Astronomia, Astrologia e Cosmologia nel corso dei secoli. Miti Astrali Greci e Latini”. Si tratta di due momenti molto importanti per la comunità culturale pugliese, che vedrà per due giorni il capoluogo talentino meta di studiosi di astronomia, astrologia, e scienze ermetiche provenienti da tutta la Puglia e l’Italia. L'astronomia, è la scienza che si occupa di osservare e spiegare gli eventi celesti. Studia le origini e l'evoluzione, le proprietà fisiche, chimiche e temporali degli oggetti che formano l'universo e che possono essere analizzati sulla sfera celeste. All'inizio della sua genesi come scienza, l'astronomia si occupò unicamente dell'osservazione e della previsione dei movimenti degli oggetti celesti che potevano essere osservati ad occhio nudo dall'uomo.  I Greci diedero importanti contributi all'astronomia, soprattutto attraverso Ipparco ed Eudosso. Durante il Medioevo, nel mondo occidentale l'astronomia faceva parte del corso ordinario di studi (nel cosiddetto quadrivio): si ricordino, ad esempio, le ragguardevoli conoscenze astronomiche che esprime un poeta come Dante, nella Divina Commedia.  Durante il Rinascimento, Nicolò Copernico realizzò l'importante lavoro di un sistema eliocentrico. Oggi l’Astronomia ha fatto enormi passi in avanti nel nostro secolo, con il modello del Big Bang, supportato da prove sperimentali fornite dall'astronomia e dalla fisica, come l'esistenza e le proprietà della radiazione cosmica di fondo, la Legge di Hubble e lo studio dell'abbondanza cosmologica degli elementi chimici. L'astrologia, dai più viene considerata invece una pseudo scienza, ovvero un complesso di credenze e tradizioni che ritiene che le posizioni e i movimenti dei corpi celesti rispetto alla Terra influiscano sugli eventi umani collettivi e individuali.  Dall'antichità fino al XVII secolo, mentre era accreditato il sistema geocentrico, questa “pseudo/scienza” rientrava nell'ambito dell'astronomia. Dopo la dimostrazione dell'eliocentricità del nostro sistema solare, le due discipline furono separate tanto che l'astrologia è oggi considerata una pratica dell'occulto.
La comunità scientifica considera l'astrologia, in particolare l'astrologia occidentale, una sotto/scienza legata a  superstizioni non dimostrabili empiricamente  pertanto in quegli ambiti viene considerata una scienza patologica.  Nel 2006, il National Science Board degli Stati Uniti d'America in una comunicazione ufficiale ha ribadito che l'astrologia non è una scienza. In Italia il CICAP raccoglie ed esamina le previsioni fatte dagli astrologi sull'anno in corso. Ma veramente si tratta di due universi, (è il caso di dire) che da un punto di vista storico, scientifico, teorico, metodologico sono destinati a non trovare mai nessun punto d’incontro? Il convegno tenterà nelle due giornate di porre attenzione a questa tipologia di problematiche e documentare gli studi più recenti nei due ambiti.


PROGRAMMA 17 Settembre 2011 -  Sessione di Astronomia (Mattina)

Ore 09.30
Iscrizione dei partecipanti

Ore 10.00
Ass. Alfredo Pagliaro
Messaggio di benvenuto

Loredana Ragosta - Apertura dei lavori

Ore 10.30/ 11.00
Dott. Alfredo Pagliaro
Cromoterapia: dal colore all’umore, dall’umore al benessere; dal benessere alla cura degli alimenti

Ore11.00/11.30
Achille Nucita
Cosmologia: lo studio dell'infinitamente grande

Ore 11.30
Coffee Break

Ore 12.00/ 12.30
Livio Ruggiero
Il Cannocchiale di Galileo. L’inizio dello sviluppo tecnologico dell’Ottica e dell’Astronomia Moderna

Ore 12.30/13.00
Sergio Fonti
La ricerca della vita extraterrestre


Sessione del pomeriggio

Ore 15.00/15.30
 Dario Romito
Pianeti extrasolari: il punto


Ore 15.30/16.00
Maria Gabriella De Judicibus:
La Mitologia tra scienza e letteratura

Ore 16.00/16.30
Riezzo Giorgia autrice per Arcadia Lecce Edizioni Ebook del libro “Dante nella numerologia esoterica” parlerà di Dante e la conoscenza astronomica

Ore 16:30- 17:00
Tavola rotonda

Ore 17.00
Coffee Break


PROGRAMMA 18 Settembre 2011 sessione di Astrologia (Mattina)

Ore 09.30
Iscrizione dei partecipanti

Ore 10.00/10:30
Loredana Ragosta - Apertura dei lavori

Paolo Grimaldi:
Astrologia, psicologia e reincarnazione:
una prospettiva a-temporale e a-aspaziale

Ore10:30/11:00
Nunzia Coppola Meskalila
Cosmogenesi degli elementi in Astrologia Karmica, secondo il Tantra

Ore11:00/11:30
Giuseppe Bezza
I fondamenti della previsione astronomica

0re 11.30
Coffee Break

Ore 12.00/ 12.30
Marco Fumagalli
Il sole sotto l’orizzonte: fasi ed effetti
di un’eclisse crepuscolare

Ore 12:30/13:00
Presentazione del software astrologico Phαsiς.


Sessione del pomeriggio

Ore 15:00/15:30
Fabrizio Corrias
Il Tema di Concepimento secondo
la Tradizione

Ore15:30/16:00
Claudio Cannistrà
Astrologia e astrologi nel novecento:
la rinascita dell’Arte

Ore 16:00/16:30
Massimiliano Gaetano
L’universo dello Zodiaco Lunare:
un microcosmo nel macrocosmo

Ore 16:30/17:00
Maria Carrassi
Il cerchio della salute

Ore 17:00/17:30
Coffee Break

Ore 17:30
Tavola rotonda e chiusura dei lavori.

giovedì 15 settembre 2011

Templari, dov'è il tesoro? di Roberto Giacobbo (Mondadori)




















"Conoscere i Templari non cambia la vita, non conoscerli rende più difficile cambiare vita." La storia, spesso, nasconde un doppiofondo. E la storia dei Templari in particolare suggerisce ipotesi capaci di stravolgere la nostra visione del mondo. Non è un caso che questo mitico Ordine cavalleresco, che conquistò in poco tempo un enorme potere dopo la Prima crociata per poi venire soppresso con la forza nel 1314, conti ancora tanti appassionati ed eserciti tanto fascino. Il sacro Graal, la Sindone, l'Arca dell'alleanza: sono solo alcuni, i più noti, fra i misteri che aleggiano attorno alla fantastica avventura dei Templari. In questo libro Roberto Giacobbo ci accompagna in una vera e propria caccia al tesoro, il leggendario tesoro dei Templari. E a ogni indizio lasciato dai Templari nel loro lungo viaggio, si aprono scenari inauditi sul passato che abbiamo dato finora per scontato. Le crociate, l'elezione di papa Celestino V, la fondazione della città dell'Aquila, la nascita del santuario di Loreto, la scoperta dell'America, la rivoluzione francese, Mozart, Goethe, Dante Alighieri... Come se la vicenda dei Templari fosse il più grande giallo architettato dalla Storia, e la soluzione fosse proprio a un passo dall'essere scoperta.

mercoledì 14 settembre 2011

I Templari in terra d'Otranto di Salvatore Fiori (Federico Capone edizioni)




















I Cavalieri del Tempio in Terra d'Otranto: uno studio approfondito che ha portato al ritrovamento di 15 siti appartenuti alla precettoria templare di Lecce, in quell'estremo lembo d'Italia così ricco di affascinanti ed incomparabili bellezze naturali, che, fin dalla preistoria, fu crogiolo e crocevia di etnie diverse e, successivamente, luogo d’incontro fra due grandi civiltà: la greca e la romana, di cui permane l’eco anche nella toponomastica.
Il fascino della ricerca consiste proprio nell’emozionante avventura di penetrare nel mistero di una chiesetta templare, anche se fatiscente per la sua vetustà e per il lungo abbandono, o di imbattersi casualmente in un’antica masseria dai muri sbrecciati, ma ancora saldi, e dagli splendidi archi ogivali che contrastano con l’eternit delle attuali tettoie, rivelando un’epoca eroica ormai lontana e perduta.

martedì 13 settembre 2011

I Templari e la sindone di Cristo di Barbara Frale (Il Mulino)





















I Templari, l'ordine religioso-militare più potente del Medioevo, con tutta probabilità per un certo periodo custodirono la sindone oggi conservata a Torino. Venerato nel più rigido segreto e conosciuto nella sua reale natura solo dai maggiori dignitari dell'ordine, il telo era conservato nel tesoro centrale dei Templari, che avevano fama di essere autorità nel campo delle reliquie. In un'epoca di confusione dottrinale per la Chiesa, la sindone per i Templari poteva essere un potente antidoto contro la diffusione delle eresie. Seguendo per labili tracce l'itinerario della reliquia nel corso del Medioevo l'autrice procede anche a ritroso addentrandosi nelle complesse ipotesi sull'origine stessa della sindone, e portando una prospettiva nuova su questa controversa reliquia. 
Il libro di Barbara Frale è stato accusato di non esssere scientifico, soprattutto con attacchi provenienti dal mondo accademico e addirittura dal vescovo di Torino. Sarà stato vero dunque che i Tamplari adoravano la Sindone? L'ordine monastico cavalleresco era stato messo al bando dal Papa nel 1312 proprio perchè si diceva che essi adoravano il bafometto.Ma al di là di certe notizie dalla scarsa consistenza storiografica, questo è bel libro sui templari scorrevole e ben documentato che permette di conoscere un altro pezzo dell'affascinante storia dei cavalieri del tempio.

lunedì 12 settembre 2011

Processo templare. I processati di Firenze di Renato Nenci (Thesan & Turan)





















Che cosa aggiungere all'argomento "Templari", sul filo delle semplici considerazioni, dopo le migliaia di pagine scritte dal marzo 1311 ad oggi? Storia, storiografia, ipotesi, intuizioni, sono state prese in esame, studiate, analizzate e ricomposte un'infinità di volte nello sforzo, più o meno appassionato, di ricostruire il mosaico dell'intera vicenda. Ma anche se qua e là, qualche sprazzo ha rischiarato uno dei più complessi e affascinanti misteri del primo millennio, alla fine non si è potuto sollevare completamente il velo. Ma come si potrebbe in via del tutto usuale? In questo lavoro ho riportato esattamente quanto accadde e quanto si verificò a Firenze - tra il settembre e l'ottobre del 1311 - nel processo ai Templari celebrato nella Toscana medioevale. I processi che si svolsero in terra d'Italia furono aperti contemporaneamente a quello che Filippo il Bello, monarca cristiano, coadiuvato dalla santa inquisizione di Papa Clemente V, officiava in terra di Francia. A differenza che di quello celebrato in terra francese che si concluse con il rogo sulla Senna. In Italia non si conoscono condanne a morte. Molti degli appartenenti al glorioso ordine monastico dei Cavalieri del Tempio furono "condannati" alla prigione, altri furono immessi in altri ordini. I loro beni confiscati dalla Chiesa furono fatti "confluire" soprattutto nell'Ordine dei Cavalieri Ospitalieri.

domenica 11 settembre 2011

Cibus Mazzini e Arcadia Lecce presentano “I Quaderni del Bardo: un ponte tra la poesia Beat e il Salento . Incontro con i poeti Maurizio Leo e Anastasia Leo”




















Lunedì 12 settembre 2011 alle ore 19,30 a Cibus Mazzini, in via Lamarmora 4 a Lecce parte la serie di incontri letterari promossi da Cibus Mazzini in collaborazione con Arcadia Lecce, con l’appuntamento dal titolo “I Quaderni del Bardo: un ponte tra la poesia Beat e il Salento . Incontro con i poeti Maurizio Leo e Anastasia Leo”. Interverrà il giornalista Ugo Buccarella. 

“Il Bardo” nasce nel 1991 dalla necessità di far conoscere la storia e la cultura salentina. Il primo numero esce nel settembre di quello stesso anno, contiene pochi articoli e qualche poesia. Dal secondo numero, pubblicato nel dicembre dello stesso anno, inizia la collaborazione con grandi firme della cultura salentina: Giancarlo Vallone, Cosimo Franco, Giovanni Cosi, Fernando Verdesca, Mario Cazzato, Alvaro Ancora, Arturo Alessandri, Vittorio Zacchino, Antonio De Meo, Alessandro Laporta, Gino Pisanò, Giovanni Greco, Ennio Bonea, Donato Valli, Luigi Manni, Mario Marti, Elio Paiano, Antonio Faita, Paolo Vincenti, Maurizio Nocera e tanti altri, che a titolo gratuito, hanno dato la loro collaborazione per la realizzazione di questi “fogli di culture”. Nel novembre 1995, nasce “Allestimento – Prove di scrittura-“ fortemente voluto dal direttore editoriale Maurizio Leo, il quale annovera tra i suoi collaboratori i nomi più conosciuti del panorama poetico salentino, come Carlo Alberto Augieri, Stefano Donno, Walter Vergallo, Pierpaolo De Giorgi, Arrigo Colombo, Giuseppe Conte, Antonio Errico, Nicola De Donno, Anna Maria De Benedittis Presicce, Pierlugi Mele, Antonio Iaccarino, Salvatore Caliolo, Vito Antonio Conte, Carlo Stasi, Eugenio Giustizieri, Rossano Astremo, Massimo Manieri, Rosanna Gesualdo, Elio Coriano, Luciano Pagano, Simone Giorgino, nonché lo stesso Maurizio Leo e altri ancora. Nel 1992 nasce la piccola casa editrice “I quaderni del Bardo” , paragonabile solo per qualità editoriale alle pubblicazioni di Vanni Scheiwiller. Non ha una distribuzione, né un catalogo, non ha un ufficio stampa, non ha un correttore di bozze, eppure fra i suoi 16 titoli troviamo nomi come Paolo Valesio, direttore del dipartimento di italianistica dell’università di Yale (oggi alla Columbia), di cui pubblica nel 1999 lo splendido “Anniversari”. E ancora un inedito di Vittore Fiore “Nicola a Copertino” (2003), ha fatto ruotare attorno a sé nomi come Rina Durante, Massimo Melillo e Domenico Fazio. Sicuramente il Bardo merita di essere conosciuto e apprezzato dall'intera comunità salentina.

Schede autori

Maurizio Leo - Classe 1959. Vive e opera a Copertino, Lecce. Da circa 15 anni porta avanti con immensi sacrifici di impegno e di tempo una piccola casa editrice I Quaderni del Bardo, paragonabile solo per qualità editoriale ai libri di Vanni Scheiwiller. Non ha una distribuzione, nè un catalogo, non ha un ufficio stampa, non ha un correttore di bozze questa preziosa realtà che agisce nell’instabile e multiforme mondo dei libri, eppure nei suoi sedici titoli troviamo nome come Paolo Valesio della Yale University, un inedito di Vittore Fiore che ha impegnato e ha fatto ruotare attorno a questo volume, energie intellettuali come Massimo Melillo, Domenico Fazio, Rina Durante, e ancora Maurizio Nocera e Elio Coriano. Sempre rigorosamente da solo Maurizio Leo cura Il Bardo, una rivista a distribuzione gratuita (militante ad onor del vero), con un inserto dedicato alla poesia Allestimento che di recente ha ospitato un inedito del poeta cileno Arturo Morales premiato nel 2005 all’Olio della Poesia. Privatamente numerose le lettere di stima poetica di Francesco Saverio Dodaro. Ha pubblicato: 1981, L’Uac, Il Muro, Sondrio; 1984, Fobia, Odes Ed., Lecce; 1990, Nel volo del proprio inconscio, Ed. di Immaginale, Copertino; 1992, Dogmaginazione, I Quaderni del Bardo, Copertino; 1994, l’Albergo di Latta, I Quaderni del Bardo, Copertino. 1995, Fobia ( ristampa ), I Quaderni del Bardo, Copertino; 1998, Non suona più il jukebox nell’appartamento di Allen, I Quaderni del Bardo, Copertino; 2002, Il bazar delle parole scomposte, I Quaderni del Bardo, Copertino; 2005, Il cimitero di memoria, Luca Pensa Ed., Cavallino; 2005, Ha rinchiuso le parole, Ed. Il Raggio Verde, Lecce.

Anastasia Leo - Anastasia Leo, sedicenne di Copertino, ha esordito con la raccolta di poesie edita per Luca Pensa editore e intitolata “Il suono dell’orologio”. La sua poetica nasce dalle ceneri del mondo beat, ovvero Kerouac, Burroughs, Ginsberg. Seguendo in questo la strada segnata dal padre Maurizio Leo (fondatore della casa editrice Il Bardo di Copertino e curatore dell’omonima rivista). Nei versi di Anastasia Leo si assapora, insieme a questo mondo, un forte senso di decadenza, maturato attraverso la ri/metabolizzazione di poesia, da Rimbaud a Baudelaire, sino a Lautremont. Un esordio da seguire, senza dubbio una giovane promessa della nostra poesia.

Cose... d'Altri Mondi di Nicoletta Niccolai (Youcanprint)





















Per accedere ad una classe sociale superiore, un giovane Soofhiriano è costretto a compiere un’accurata analisi di una decina di pianeti. S’imbatte in esseri stravaganti, in menti tecnologiche o amebiformi, in personaggi tremendamente umani o al limite dell’assurdo che vivono la loro esistenza in modo diverso da quello che lui concepisce. Alla fine, con la mente dilaniata da un’infinità di torturanti dubbi, il ragazzo sarà costretto a prendere una terribile decisione.

sabato 10 settembre 2011

I segreti dei templari. Il custode del Graal di Michael P. Spradlin (Piemme)





















1189-1192. Terrasanta, Terza Crociata. Tristano, un giovane scudiere senza padre né madre, riceve un incarico dal cavaliere presso il quale presta servizio, un incarico che non può rifiutare: portare in salvo l'oggetto più prezioso di tutta la cristianità. Sono molti gli uomini disposti a uccidere pur di averlo e i cavalieri impazziti mentre lo cercavano, persino all'interno dell'ordine dei Templari. Tristano ha solo quindici anni e niente su cui contare a parte la fede nella bontà della sua missione. Ma si sa, ogni fede richiede sacrifici. Inseguito da cavalieri infidi, saraceni e spie al soldo del re, il più giovane fra i Templari dovrà guardarsi da ogni sorta di tradimento e pericolo pur di mantenere la sua promessa: portare in Inghilterra il santo Graal.

venerdì 9 settembre 2011

Il mistero del tesoro dei Templari di Lionel Fanthorpe e Patricia Fanthorpe (Newton Compton)













La storia di Rennes-le-Chàteau, che queste pagine esaminano in tutti i suoi aspetti, sembra uscita dalla penna di un eccentrico romanziere: un tesoro nascosto, omicidi irrisolti, poteri sovrannaturali, codici disegnati su pergamene e pietre tombali, arcani simbolismi celati nei dipinti e nelle statue, preti enigmatici arricchitisi in modo misterioso, legami con confraternite dell'occulto e tradizioni segrete. Il mistero del tesoro dei Templari", la cui nuova edizione vanta la premessa di uno dei maggiori scrittori di cose esoteriche, Tim Wallace-Murphy, è certamente uno del libri più importanti tra quelli che oggi si occupano del Graal, del lignaggio di Cristo e dei luoghi legati alle antiche leggende. Con l'eccezione forse di Rosslyn, non esiste sulla terra un luogo altrettanto carico di simbolismi esoterici e mistero come Rennes-le-Chàteau.