lunedì 31 ottobre 2011

ALLA RICERCA DELLA VERITA’ DI GIUSEPPE FRANCO (LUPO EDITORE)





















Questo volume contiene alcune discussioni e contributi critici riguardo al testo Gesù di Nazaret di Benedetto XVI. Il libro del Papa, che ha suscitato diverse reazioni da parte del mondo accademico e culturale, sia laico che cattolico, rappresenta la coraggiosa testimonianza di uno studioso dalla grande competenza scientifica e teologica. Nel libro affiorano i temi più cari sui quali il Papa sta insistendo nelle sue encicliche e nei suoi interventi: rendere ragione della fede nel contesto della cultura di oggi. All’interno del testo sono presenti contributi di illustri filosofi e pensatori: Klaus Berger, Hans Albert, Rino Fisichella, Carlo Maria Martini, Manfred Gerwing, Rosino Gibellini, Marcello Semeraro, Lothar Wehr. “Esercitare la razionalità esegetica nell’orizzonte della fede”, è questo l’invito che proviene dalla lettura di queste riflessioni.

domenica 30 ottobre 2011

PORCA DEMOCRAZIA DI ALDO QUARTA (LUPO EDITORE)




















“In una democrazia, il popolo sovrano è tale se non viene escluso, attraverso i suoi rappresentanti, dalla gestione della cosa pubblica”. Mentre appare sempre più urgente ritrovare il senso profondo del suffragio universale, giunge da Aldo Quarta un’articolata riflessione sulla possibile dialettica fra società civile e organismi politici. Chi rappresenta la volontà popolare e chi è il popolo? Tra richiami storici e citazioni costituzionali, un importante apporto critico all’analisi dei tempi che corrono, un’esortazione alle più generose passioni della coscienza civica, un appello ai valori su cui si sono fondate e si reggono le società moderne.

sabato 29 ottobre 2011

La nuova città dell’uomo. Progettare, da laici cristiani, la città dell’uomo a misura d’uomo – Vinicio Russo (LUPO EDITORE)






















Il testo nasce da un interrogativo, insistente e doveroso per un fedele laico: “Se un giorno fossi chiamato ad amministrare la mia città, come tradurrei in impegno concreto i princìpi del Cristianesimo che da sempre caratterizzano la mia vita di credente?”. Lo scritto vuole essere uno strumento per la riflessione, la formazione ed il confronto ed è rivolto nello specifico ai laici cattolici che vogliono impegnarsi nel mondo e in politica, ma anche a tutti i Christifideles e a coloro che guardano con attenzione alla amministrazione della propria comunità cittadina. I diversi riferimenti ai documenti del Magistero ecclesiale rappresentano il presupposto per comprendere il ruolo che la Chiesa stessa ha avuto nel tempo, con una particolare attenzione a partire dal Concilio Vaticano II, fino alle recenti prese di posizione di Papa Benedetto XVI e della Conferenza Episcopale Italiana. La Dottrina sociale trova il suo fondamento essenziale nella Rivelazione biblica e nella Tradizione della Chiesa. Il principale punto di partenza che ispira ogni azione del cristiano, è la Parola, il Verbo che diventa vita in Cristo incarnato, natura ed origine di tutto ciò che il credente compie nella vita quotidiana. I cattolici per un impegno politico devono ripartire dal Vangelo e dai documenti del Magistero, ma attraverso quali vie?

Sposato con tre figli, vive a Cavallino (Lecce). Laureato in Lettere e in Scienze dell’Educazione, è docente incaricato di “Progettazione per la Cooperazione” presso l’Università del Salento e consulente progettuale di Cooperazione Internazionale. Ha fondato la ong CTM e ne è stato Presidente per oltre dieci anni. Ha pubblicato testi e articoli  sulle tematiche della pace, della solidarietà e dello sviluppo dei popoli. È giornalista pubblicista dal 1986. Il lavoro nella cooperazione allo sviluppo gli ha permesso di conoscere diversi Paesi dell’Africa, dell’America Latina, dell’Est e del Medio Oriente. Specializzato alla Bocconi come manager in servizi socio-sanitari, è cresciuto in ambito ecclesiale col suo impegno nella Caritas (diocesana e nazionale), nelle Missioni e in altri settori della Chiesa di Lecce (settimanale diocesano, Casa della Pace, ecc.). La tesi dell’ultima laurea in Scienze Religiose, dal titolo: La nuova città dell’uomo. Progettare, da laici cristiani, la città dell’uomo a misura d’uomo, è divenuta la base per l’attuale pubblicazione.

Ha pubblicato: Lele – Martire per nonviolenza, EMI – Edizioni, Bologna, 1989. CTM – Movimondo – Solidarietà e sviluppo, Manni Editore, Lecce, 1996. E lo chiamano sviluppo –  Povertà disuguaglianza e potere nel Mondo, Manni Editore, Lecce 1998. Venti di pace. Teoria e prassi della solidarietà internazionale Martignano – Libano: vent’anni di cooperazione decentrata, (Il gemellaggio: ponte di solidarietà e di pace) a cura di L. Sergio,  edizioni Kurumuny, 2010.


venerdì 28 ottobre 2011

Io mi chiamo Yorsh di Silvana De Mari (Fanucci)

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
“L’ultimo Elfo è una storia potente, raccontata con delicatezza e tenerezza – è il senso stesso della vita narrato in modo sottile e magico. Pieno di gioia, dolore, bellezza e orrore, probabilmente questo libro è un gioiello di incalcolabile valore che le generazioni future scopriranno e adoreranno.”
Io mi chiamo Yorsh, è il prequel de L’Ultimo Elfo e ci farà ascoltare tre voci. Racconterà la storia della nascita di Yorsh, il protagonista de L’Ultimo Elfo: due delle voci che udiremo sono quelle dei suoi genitori, e sarà la dolcissima e tremenda storia dell’incontro di un uomo e di una donna, avvenuto durante un genocidio, mentre il loro popolo, quello degli Elfi, viene deportato. La terza voce, quella che ascoltiamo per prima, è la voce di uno dei distruttori. Quelle dei distruttori sono le voci che noi non abbiamo ascoltato.
“Ognuno può essere un principe. Ognuno può essere quello che fa la differenza. Oppure il più grande. O il più debole. L’eroe o l’ultimo dei miserabili. Io mi chiamo Yorsh, ho lo stesso nome dell’ultimo degli Elfi ma sono colui che è venuto prima. Io sono il frutto di un mondo devastato dall’ingiustizia e dalla rabbia, perché chi semina violenza, raccoglie solo odio. Io mi chiamo Yorsh e sul mio nome costruiranno la speranza di un mondo libero dal male e ‘ricoperto di papaveri’.”
Silvana de Mari è nata nel 1953 in provincia di Caserta e vive sulla collina di Torino. Laureata in medicina, ha esercitato come chirurgo in Italia e in Etiopia come volontaria e oggi si occupa di psicoterapia. I suoi libri sono stati tradotti in venti lingue. Ha ricevuto i premi Andersen nel 2004, Bancarellino nel 2005, Immaginaire per il miglior libro Fantasy nel 2005 e il premio ALA (American Library Association) come miglior libro straniero nel 2006 per il romanzo L’ultimo Elfo (Salani, 2004), tradotto in tutto il mondo; con L’ultimo Orco ha ricevuto nel 2005 il premio IBBY (International Board on Books for Young People). Fanucci Editore ha pubblicato anche L’ultima profezia del mondo degli Uomini (2010) – che chiude la saga già avviata dall’editore Salani con L’ultimo Elfo, L’ultimo Orco e Gli ultimi incantesimi – e, nel 2009, Il Gatto dagli occhi d’oro.

giovedì 27 ottobre 2011

Storia dell’India di Dai primi regni islamici alla costituzione dell’impero inglese di Catherine B. Asher e Cynthia Talbot (Edizioni Controluce)















L’India è una terra di enormi diversità. Le influenze interculturali sono evidenti ovunque, nel cibo che si mangia, nei vestiti che si indossano e nei luoghi di culto. È stato sempre così, ma nell’India fra il 1200 e il 1750, prima dell’intervento degli europei, si è raggiunto il massimo apice. In questo libro coinvolgente e riccamente illustrato, le autrici conducono il lettore in un viaggio nei paesaggi politici, economici, religiosi e culturali dell’India medioevale: dalle conquiste dei Guridi e dal Sultanato di Delhi, attraverso l’ascesa e la caduta del regno del sud di Vijayanagara fino alle vicende delle periferie dell’impero e alla grande corte dei Moghul. Fu un’epoca di conquista e di consolidamento, in cui musulmani e indù crearono insieme cultura, architettura e una tradizione, prodotto unico ed esclusivo del loro connubio, che risuona ancora nell’India contemporanea.

Catherine B. Asher è professore associato nel ipartimento di Arte e Storia dell’Università del Minnesota. Fra le sue precedenti pubblicazioni Architecture of Mughal India (1992) e, come curatore insieme a Thomas R. Metcalf, Perceptions of South Asia’s Visual Past (1994).

Cynthia Talbot è professore associato di Storia e Studi Asiatici all’Università del Texas ad Austin. Ha pubblicato Precolonial India in Practice: Society, Religion, and Identità in Medieval Andhra (2001).

mercoledì 26 ottobre 2011

Filippo II e il governo d'Italia. Uno studio appassionante sulle radici ispaniche dell’Italia di Manuel Rivero (Edizioni Controluce)














Il passaggio di consegne tra l’imperatore Carlo V e il figlio Filippo II comportò una serie di implicazioni innovative che coinvolsero l’amministrazione dei domini dinastici, in particolar modo quella dei territori italiani. Il saggio si sofferma sugli effetti empirici dell’egemonia ispanica: il rafforzamento dei legami personali di Filippo con i potentati della penisola, il decentramento governativo, la territorializzazione della monarchia, il consolidamento della confessione cattolica come elemento di stabilità interna, rappresentarono una serie di passaggi cruciali per una primigenia acquisizione identitaria da parte degli ancora frammentati territori italiani.

Manuel Rivero è professore di Storia Moderna presso l’Università di Madrid. Si è occupato, con numerosi saggi e pubblicazioni, di grandi personaggi come Filippo II e Carlo V, e delle relazioni dinastiche nell’ordine politico europeo in epoca moderna.

martedì 25 ottobre 2011

Io, Sofia alias Caterina II di Maria Vittoria Morokowski (Edizioni Controluce)



Pagine di storia e di vita si intrecciano nei diari di Sofia Augusta Federica salita al trono di Russia come Caterina II e ci conducono alla scoperta di un ’700 più o meno illuminato e di un personaggio, quello di Caterina, tra i più affascinanti, controversi ed enigmatici del passato.
Tra intrighi di corte e abili giochi politici, rivalità e gelosie, c’è lei, Caterina, la Grande, “illuminata”, colta, riformatrice e al contempo capace di spaventosi
rigurgiti oscurantisti. Moglie, madre e sovrana ma anche amante ingorda e donna viziosa, condusse nel suo letto non poca della sua politica.
La Morokovski traccia un ritratto della sovrana completo e documentato, il lettore ne resta affascinato, ne apprezza le virtù e ne assolve i vizi.

Maria Vittoria Morokovski, scrittrice di origine russa nata a Roma da genitori apolidi, vive in provincia di Padova dove, oltre che di attività letterarie, si occupa di traduzioni dal francese e dal russo. Il suo primo romanzo, La cosa più bella della nostra vita, è del 2004.

lunedì 24 ottobre 2011

Fiabe Ungheresi a cura di Francesco Spilotros (Besa editrice)





















Le fiabe ungheresi hanno l’ardire di affrontare in campo aperto questioni pedagogiche di alto profilo. Con una lettura trasversale che coinvolge tutte le fiabe, si può affermare che il progetto educativo che portano avanti, unitariamente, è quello per una società democratica che faccia del dialogo la sua dimensione fondativa. Le fiabe ungheresi spingono verso un’educazione che sia impegno a elaborare e coltivare una tensione infinita sia verso la realtà esterna sia verso una realtà interna, verso se stessi alla continua ricerca di significato. E lo fanno preparando alla vita i piccoli lettori attraverso mille temi, svariati personaggi, infinite avventure, multiformi situazioni.

Francesco Spilotros (1968), insegnante, sposato con tre figli, è laureato in lingue e letterature straniere e in scienze della formazione primaria. Collabora con la cattedra di storia della letteratura per l’infanzia dell’università di Bari. È socio fondatore dell’associazione internazionale di lettura e letteratura per l’infanzia L’Aquilone, nata a Bari nel 2007, e della omonima rivista specializzata di letteratura giovanile (www.associazionelaquilone.info). Sul sito http://www.montessorimola.net/ gestisce il blog Didattica e dintorni.

domenica 23 ottobre 2011

AMBIENTE E SALUTE NEL SALENTO: DALL’IMPEGNO DELLA LILT ALLO STATO DELL’ARTE DELLE RINNOVABILI SUL TERRITORIO SALENTINO A CIBUS MAZZINI

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
“AMBIENTE E SALUTE NEL SALENTO:  DALL’IMPEGNO DELLA LILT ALLO STATO DELL’ARTE DELLE RINNOVABILI SUL TERRITORIO SALENTINO” questo è il titolo dell’incontro/dibattito che si terrà il 24 ottobre 2011 alle ore 20,00 presso Cibus Mazzini in via Lamarmora 4 a Lecce. Modera Gianluca Pasca (Presidente ass. Kalos Manfredi Pasca. Interverrà il Presidente della Lilt Lecce il dott. Giuseppe Serravezza; Ivana Crocetti (Lilt di Scorrano)  e Tomassina Greco, Orsola Draetta, e Tonio Greco (Lilt Lecce). Ospiti della serata il consigliere del Comune di Lecce Vittorio Solero e l’assessore alla Cultura del Comune di Lecce Massimo Alfarano Massimo Alfarano
Modera Gianluca Pasca (Presidente Kalos Manfredi Pasca). L’incontro è promosso da Arcadia Lecce e Cultura Oltre. In un incontro/dibattito di questa portata si parlerà della situazione  degli insediamenti sul territorio regionale e salentino e della proposta di soluzioni per uno sviluppo socio-economico che rispetti i criteri di sostenibilità ambientale. Nel corso dell’appuntamento non si dibatterà solo sulla situazione attuale ma anche ci si misurerà sulla proposta di concrete soluzioni operative per un corretto sviluppo socio-economico, secondo un criterio di sostenibilità ambientale e sanitaria. Durante l'incontro verrà presentato un documento tecnico, sottoscritto da associazioni e comitati salentini, contenente proposte concrete per un corretto impiego delle fonti rinnovabili, che tenga conto della loro sostenibilità ambientale e sanitaria.

sabato 22 ottobre 2011

MISTERI E LEGGENDE DI FULVIO MOCCO (FEDERICO CAPONE EDITORE)





















Ci troviamo nel regno della magia e del mistero. Fra gli argomenti interessanti che compongono il libro segnaliamo: la tomba perduta di Alessandro Magno, le Amazzoni guardiane dell' Atlantide, il segreto della Grande Piramide, la vita segreta delle Mummie, la vera storia di Cesare e Cleopatra, l' oro degli alchimisti, i misteriosi sotterranei della terra, la distruzione della biblioteca di Alessandria. Dietro gli enigmi del passato sembra sottilmente insinuarsi una " storia segreta ", che si tenta invano di decifrare.

venerdì 21 ottobre 2011

Il vangelo nero di Fulvio Mocco (Federico Capone editore)























Chi ? l'Anticristo? Cosa si nasconde dietro le pratiche "nere" e maledette? Ges? e il Diavolo sono davvero nemici? Si parla di: Il fuoco proibito; La sessualit? mistica della Dea Nera; La Madonna Nera e la colpa di Mos?; Il Vangelo del Cristo Nero; L'evocazione del Dio Nero; Il segreto dei Templari; Caccia alla strega; La presenza della Sindone; Il mondo ? una preziosa bolla di sapone; Il cadavere di un mondo.

giovedì 20 ottobre 2011

ESOTERISMO DELLO ZODIACO di Fulvio Mocco (Federico Capone)





















Dal Nilo interiore dello zodiaco alla selva oscura dell'oroscopo. Lo  zodiaco? l' insieme dei punti essenziali del percorso solare. In questo libro si esaminano i dodici archetipi zodiacali alla luce della tradizione astrologica ed esoterica. Dietro i segni dello zodiaco si nasconde una realt? occulta : secondo l' autore, l' oroscopo ? come un sogno da svelare.

mercoledì 19 ottobre 2011

L'Oratorio della Peste di Raffaele Gorgoni (Besa editrice)














Una singolare coincidenza temporale lega tre eventi molto lontani: l’instaurazione del protettorato di Sant’Oronzo sulla Terra d’Otranto, la cacciata di Baruch Spinoza dalla comunità ebraica di Amsterdam e la creazione de Las Meninas di Velásquez. Il filo che lega questi eventi si aggroviglierà in un nodo di pensieri che fonderà la grande stagione della fioritura barocca di Lecce, quella seconda metà del Seicento che rappresenterà per la città salentina el Siglo de Oro.
Al centro della trama l’Oratorio della Peste, un luogo segreto, nascosto nel cuore della città, tra i lussureggianti giardini dei palazzi aristocratici, al riparo da occhi indiscreti, dove nobili, borghesi, religiosi, artisti e avventurieri congiurano per sottrarre la città a ogni ingerenza esterna, per difenderne l’alterità, per costruire quella separatezza di Lecce che, ancora oggi, è parte integrante della sua inafferrabile identità.
La vicenda si snoda tra Lecce e quegli antipodi europei del Salento che sono la Vestfalia e le Province Unite, tra Lecce, Munster, Amsterdam, Leida, Delft, dove una nuova Europa sta nascendo sull’onda dei traffici con le Indie, dove il cardinale Fabio Chigi, vescovo di Nardò, sta trattando, come Nunzio Apostolico, la pace che metterà fine alla Guerra dei Trent’anni.
Nell’Oratorio della Peste il barocco salentino diverrà quindi l’esito di una delle tante agudezas che segnano il secolo più fiammeggiante della storia. Raffaele Gorgoni, giornalista, è inviato speciale della Rai. Ha realizzato reportage nell’Europa Sud Orientale e in Medio Oriente. Ha pubblicato saggi e reportage su diverse riviste e collabora a «Il Corriere del Mezzogiorno».
Il suo primo romanzo, Lo Scriba di Càsole (Besa, 2004), ha avuto un grandissimo successo di pubblico e critica.

martedì 18 ottobre 2011

Lo scriba di Casole di Raffaele Gorgoni (Besa editrice)













Ottocento otrantini passati a fil di spada. Una strage diventata leggenda e, tuttora, avvolta dalla edificante aura del martirio di chi preferì la morte all’abiura della propria fede. Ma fu proprio così? Un uomo fortunosamente scampato al massacro si aggira per l’Europa per trovare le ragioni di tanta ferocia, per svelare il mistero di quello che, da subito, gli appare come un vero e proprio atto di terrorismo. Tra immense biblioteche, povere locande e palazzi apostolici; tra principi, zingari, alti prelati e spie; tra Roma, Firenze, Venezia, Belgrado e Cracovia; nell’Europa violenta e crudele, tra la fine del Quattrocento e l’inizio del Cinquecento, l’uomo, sopravvissuto alla strage di Otranto, valuta indizi, accumula tracce, decifra segni. Tutto è ambiguo e contraddittorio. Le tessere che raccoglie non combaciano come nel sontuoso mosaico della cattedrale di Otranto. La verità è piuttosto una chimera cangiante e sfuggente. Ora un’intuizione l’avvicina, ora un’altra la sfuma. Quella che resta è un’amara considerazione che attraversa i secoli e giunge fino a noi con sorprende attualità.

Raffaele Gorgoni, giornalista, è inviato speciale della Rai. Ha realizzato reportage nell’Europa Sud Orientale e in Medio Oriente. Ha pubblicato saggi e reportage su diverse riviste e collabora a “Il Corriere del Mezzogiorno”. Ha pubblicato L’oratorio della peste (Besa, 2005) e Communism, bed & breakfast (Besa, 2007).

lunedì 17 ottobre 2011

Fino alla fine del giorno di Osvaldo Piliego (Lupo editore) al Cibus Mazzini





















Lunedì 17 ottobre 2011 ore 19.30 Cibus Mazzini di Lecce in via Lamarmora 4 ospita la presentazione, per la rassegna “30 minuti con l’autore” organizzata da Arcadia Lecce e Cultura Oltre, del libro “Fino alla fine del giorno (Lupo Editore), romanzo d’esordio del giornalista e scrittore Osvaldo Piliego, direttore di Coolclub.it e collaboratore del Nuovo Quotidiano di Puglia e di Rockerilla. Interverranno Stefano Donno, Luciano Pagano, Dario Goffredo
 Il pub di Settimio è l’approdo di generazioni perdute, il punto d’incontro di storie confinanti, di solitudini che annaspano nell’illusione di risolversi in cerca di una free way destinata a rivelarsi una diàspora. Le radici si sgretolano insieme alla sassosa terra salentina, incapaci di trattenere valori e tradizioni nell’incalzare disordinato di tempi nuovi e non certo migliori. Luca, Francesca, Dora, zio Franco, Emanuele… dalle storie della famiglia Peschici e dalla costellazione dei personaggi che incrociano le vicende di Danilo emerge un quadro di gente a volte ignara di tradire se stessa, totalmente partecipe delle inquietudini e delle corruzioni che segnano l’oggi in modo globale, immersa in un disorientamento a mala pena illuminato da barlumi di autocoscienza e dai legami affettivi che hanno nutrito l’infanzia. Dal coraggioso e coinvolgente romanzo di Osvaldo Piliego esce il Salento oscuro, nascosto a chi insiste a rifugiarsi in una pizzica mitizzata come emblema di purezza primigenia; è la denuncia di una penna “giovane” che, pur intrisa di nostalgia, rifiuta le panoramiche da cartolina per guardare ad occhi aperti la realtà e interrogarsi sui rischi che essa comporta.
Osvaldo Piliego ha trentatré anni, vive a Lecce. È laureato in Lettere moderne. Ha scritto per diverse riviste locali e nazionali. È giornalista pubblicista. Dal 2004 è direttore di Coolclub.it e collabora con il Nuovo Quotidiano di Puglia e Rockerilla. Ha organizzato centinaia di concerti con la cooperativa Coolclub e suona male la batteria da 15 anni.

Il Mattone è ancora un investimento?





















"Il Mattone è ancora un investimento oppure ...? " questo è il tema dell'incontro organizzato da Cibus Mazzini in collaborazione con Arcadia Lecce e Cultura e Oltre che si terrà a Cibus Mazzini lunedì 17 ottobre 2011 alle ore 20,00. Interverranno l'avv. Filomena Dantini (Assessore alle Politiche Sociali e Pari Opportunità) e Sebastian De Lorenzis e Fernando De Lorenzis (Depa di Magliano). Modera Gianluca Pasca (Presidente dell'Ass. Kalos Manfredi Pasca)
Oggi come oggi possiamo dire che "il mattone" come investimento  può rendere più di titoli di stato a scadenza decennale. Secondo alcuni recenti dati  Milano  è la città con il rendimento  migliore, ma in città come Roma  e a Napoli in determinati quartieri si possono fare veramente degli affari d'oro Questa è l'analisi che ha messo in comparazione il prezzo degli immobili rilevato nel primo trimestre 2011, con i canoni di locazione registrati nello stesso periodo. Il rapporto tra il valore di vendita degli immobili e l’affitto segna maggiori profitti nei quartieri dei grandi centri che hanno sofferto la crisi immobiliare. Più in generale si può dire che  non sono le abitazioni del centro a garantire l'investimento migliore, come rendimento, ma quelli semi centrali. Negli anni della crisi in alcune zone delle grandi città del nostro paese i prezzi di vendita sono scesi sensibilmente cosicchè da Nord a Sud l'imbarazzo della scelta è talmente tanto che è difficile fare una prima mappatura della convenienza: infatti i rendimenti vanno anche oltre il 4,8% dei titoli di stato a  10 anni, secondo il tasso fissato da tesoro. Ma pare certo che siano diventate più appetibili le aree periferiche in via di riqualificazione, zone residenziali semi-centrali o le aree universitarie, dove la domanda di case in affitto è addirittura aumentata. Nonostante la crisi attuale lasci dire che chi acquista nella crisi potrà sperare di vedere il proprio immobile rivalutarsi in seguito, l'incertezza  nel futuro rimane: rimane sul piano sociale rimane sul piano economico, sul piano familiare e soprattutto rimane su talune questini importanti. Le neo coppie, tutte quelle donne che lavorano ma hanno a tutt'ora un contratto da precarie, possono ritenersi solvibili nel qual caso volessero assumersi l'onere di un mutuo per uan casa di proprietà? Che tipo di ricadute ci sono per questa porzione di società civile? Di questo e molto altro ne parleranno Gianluca Pasca (Presidente dell'Ass. Kalos Manfredi Pasca) e l'avv. Filomena Dantini (Assessore alle Politiche Sociali e Pari Opportunità) lunedì 17 ottobre 2011 ore 20,00. Riprendono per l'occasione  i conferimenti de L'ECCEllenze del terrotorio 2011 che Arcadia conferisce a esponenti del mondo dell'impresa, della politica, e del sociale. In quest'occasione verrà premiato Fernando De Lorenzis di Depa srl di Magliano per aver portato avanti una sana politica d'impresa e di pari opportunità per la carriera di giovani professioniste sul territorio salentino

domenica 16 ottobre 2011

Pellegrino di Provenza di Silvana Bedodi (Besa editrice)













Sullo sfondo della Provenza medievale segnata da lotte dinastiche e ondate ereticali, si svolge la vicenda esistenziale di Romieu de Villeneuve, il Romeo di Villanova che il Paradiso di Dante ha consegnato alla fama come esempio di onesto consigliere mandato in rovina dalle calunnie di corte.
La condizione di «pellegrino» di Romeo è già segnata in questo nome che il destino gli impone in una misteriosa profezia al momento della nascita. Figlio di nobili decaduti, costantemente irrequieto e sospinto dal desiderio di nuove esperienze e di nuove prove per la propria intelligenza, esce dalla miseria, trova la pace in un monastero per approdare, poi, alla corte del conte Raimondo Berengario, divenendone saggio consigliere. Il suo orgoglio e l’inappagata ricerca del senso dell’esistenza – più che l’invidia dei cortigiani – lo conducono alla scelta di lasciare quel mondo in cui non si riconosce, per tentare ancora la «conoscenza». E ora la strada intrapresa lo porta, ormai avanti negli anni ma non meno lucidamente curioso, a diventare lettore e sostegno del vecchio e cieco Padre Berengario, zio di Raimondo e, per lui, sempre amico comprensivo e sincero.
Il protagonista di questo romanzo, frutto consapevole dell’immaginazione sia rispetto all’elegiaco personaggio dantesco che al Romeo della realtà storica, è l’uomo del Medioevo che si distingue dagli altri per vivacità intellettuale e ampi orizzonti e che non trova il senso dell’esistenza né nella fede tradizionale né nell’eresia che nega la vita.
Silvana Bedodi (1956) vive e lavora a Cuneo. Appassionata di studi classici, si diletta a scrivere soprattutto su argomenti storici. Pellegrino di Provenza è il suo primo romanzo.

sabato 15 ottobre 2011

Dante nella numerologia esoterica di Giorgia Riezzo (Arcadia Lecce edizioni Ebooks)




















Il 13 ottobre 1307 all’alba, tutti i templari di Francia e a seguire quelli d'Europa vengono arrestati nelle loro case per ordine di re Filippo IV il Bello. L’accusa, contenuta in un libello redatto dal cancelliere del regno Guglielmo di Nogaret (1260 ca.-1313), parla di pratiche idolatriche e altre accuse terribili. I templari da quel momento non sono definitivamente scomparsi e si sono adattati nel tempo ai testi e i contesti della modernità e contemporaneità. Dunque per loro il tempo ha scandito l'evolversi dell'ordine sotto qualsiasi punto di vista, certo mantenendo intatti i valori e le regole, ma guardando al progresso con attenzione e aderenza nei progetti e negli sviluppi anche della moderna tecnologia. L’obiettivo dell’Associazione d’ispirazione templare Arcadia Lecce, è quello di risvegliare i valori della Cavalleria e della Tradizione dei Cavalieri Templari. Il Cavaliere Templare di oggi è un cavaliere nelle azioni, nella comunione d'intenti, nei sentimenti di fratellanza verso i propri fratelli e sorelle della Congregazione e non solo. E’ una persona di buona volontà di cui sono provate le doti morali e professionali. Inoltre l’associazione (il blog è su piattaforma blogspot http://ilblogdiarcadialecce.blogspot.com/) dalla sua fondazione si è spesa non solo con azioni concrete nei confronti dei più bisognosi, ma anche ha voluto concretamente promuovere la cultura a 360 gradi, impegnandosi inoltre nella conoscenza e diffusione della cultura esoterica ed essoterica in ambito poetico, saggistico e narrativo. Dunque chi pubblicherà con Arcadia Lecce Edizioni E/books potrà esplorare un nuovo modo di fare editoria, proponendo contenuti che sposeranno appieno una linea editoriale semplice, dai costi concorrenziali, dall’illimitata capacità distributiva, e di alto e indiscusso valore. Ed è proprio con questo spirito che nasce Arcadia Lecce Edizioni E/books sotto la direzione di Valentino Zanzarella, con la redazione composta da Daniela Pispico, Giorgia Riezzo, Eleonora Sorrento. Arcadia Lecce Edizioni E/books realizzera’ pubblicazioni in formato digitale e a richiesta su formato cartaceo con cadenza aperiodica, i cui proventi verranno impiegati a sostenere solo ed esclusivamente le attività di carattere sociale e culturale promosse dall’associazione d’ispirazione templare Arcadia di Lecce Per le pubblicazioni in digitale l’ass. Arcadia si avvarrà delle piattaforme distributive ebookyou (http://www.ebookyou.it/) e all’occorrenza Youcanprint (http://www.youcanprint.it/) della Boré srl di Tricase (Lecce).
Non basta aver passato al setaccio la Divina Commedia dell’immenso Dante Alighieri, o conoscere gli aspetti più nascosti dal punto di vista storiografico e filologico dell’opera più conosciuta della storia della letteratura internazionale. Esiste tutto un mondo nascosto, dai significati occulti in bilico tra la luce e l’ombra, che rivelano aspetti del Sommo Poeta, che meritano di essere conosciuti. Dunque questo agevole saggio di Giorgia Riezzo proposto da Arcadia Lecce Edizioni E/books ci aiuta a capire una serie di punti di vista che sfuggono a molti standardizzati manuali di storia della letteratura italiana nelle nostre scuole e presso alcune cattedre di Letteratura Italiana, e che legano Dante Alighieri ad una numerologia che di esoterico conserva molte preziose sorprese

venerdì 14 ottobre 2011

Fedeli d’Amore di Vincenzo Troilo (Youcanprint)





















FEDELI D’AMORE vuole indicare un metodo di purificazione del Cuore-Mente come una traversata di luna tra gli scogli del mare: la Luna rappresenta la Mente che, purificata, resta sempre Fedele al Puro Amore. Quando essa si mette in cammino e si fonde in Quello, l’Oceano d’Amore sito nel cuore, ossia il Regno dei Cieli di cui parla Gesù Cristo, si purifica dalle scorie sovrapposte(vāsāna) che l’adombrano e l’agitano come mare sottoposto ad una furiosa tempesta, allora la Meditazione e la Ripetizione del Nome la rasserenano e la purificano nel modo più semplice ed efficace, sicché la mente-intelletto comprende il suo stesso moto e rimane tranquilla, in tal modo i desiderisvaniscono assieme ai loro oggetti e alla trasmigrazione. La Mente e l’Intelletto, quando col tempo si svelano in pienezza purificati, giungono alla Consapevolezza Costante ed Integrata dell’Atman (il Sé Assoluto), e rifulgono del Suo Splendore. Colui in cui tale comprensione splende pienamente è chiamato Saggio. È scritto nelle sacre Upanisad: “Chi conosce l’Atman diventa l’Atman stesso”. Lo scopo della nostra vita umana è quindi la comprensione e l’attuazione della Unità del Jiva-Anima con l’Assoluto Atman.

giovedì 13 ottobre 2011

Il presidente nero di Monteiro Lobato (edizioni Controluce)
















Sembra incredibile, ma nel 1926 uno dei più grandi scrittori brasiliani aveva già previsto tutto: una società in cui vige il telelavoro e il voto telematico, l’opinione pubblica si orienta leggendo giornali proiettati su schermi luminosi presenti in ogni casa, l’elettorato ha accantonato la lotta di classe e si identifica con i suoi leader secondo il sesso e il colore della pelle mentre negli Stati Uniti, unica potenza mondiale, è in corso una campagna elettorale in cui, a contendersi la presidenza, ci sono un conservatore bianco, un leader nero e una donna... Questo libro fantascientifico – il cui protagonista è il timido Ayrton Lobo, travet carioca che ascolta basito storie giunte direttamente dai secoli futuri – narra l’elezione dell’88º presidente degli Stati Uniti d’America. Siamo nel 2228 e due candidati atipici, miss Evelyn Astor e il nero Jim Roy, sembrano voler stravolgere ogni piano. Eppure, come tutti i mondi utopici e perfetti, anche quest’America di Monteiro Lobato nasconde un oscuro perturbante, e quell’elezione non risulterà un cristallino esempio di democrazia avanzata. Il sogno rischia di diventare incubo, l’immaginazione un delirio.


Traduzione di Marcello Sacco.

Originario dello Stato di San Paolo, José Bento Monteiro Lobato (1882-1948), che oggi è ricordato soprattutto per la sua produzione letteraria per l’infanzia, popolarissima nei paesi lusofoni, fu in realtà uno scrittore ed editore tra i più noti e influenti della sua generazione. Polemista, narratore, traduttore, impresario, la sua opera rispecchia le contraddizioni di un Brasile a cavallo fra tradizione e modernità.

mercoledì 12 ottobre 2011

IL NUOVO X-TIMES




















Ricordo quando, circa otto anni fa, incontrai per la prima volta Budd Hopkins, in Francia, ad una convention ufologica europea. Era affiancato da Leslie Kean, sua compagna d’allora e altra icona della scena ufologica internazionale. All’epoca era appena nata la rivista Area 51, diretta da Maurizio Baiata, di cui ero (naturalmente) entusiasta collaboratrice della primissima ora. Non era facile guadagnarsi qualche minuto da soli con loro, presi d’assalto com’erano da colleghi e appassionati – da gente come me insomma – che voleva cogliere l’occasione per fare una domanda al grande Hopkins. Invece la fortuna mi favorì, e scambiai quattro chiacchiere con quello che considero il padre della ricerca sulle abduction, con una certa tranquillità. Ero emozionata. C’era chi sognava di salire sul palco assieme a Billy Idol, io sognavo di parlare di alieni e ibridi con l’autore di “Intruders”, uno dei libri che mi hanno cambiato la vita. Con orgoglio porsi loro una copia di Area 51, spiegando che scrivevo per quella rivista e che mi sarebbe piaciuto intervistare Hopkins, se vi fosse stato tempo. Il tempo non c’era, cinque minuti dopo venne qualcuno a chiamarlo e il mio momento finì, non prima però di aver effettivamente parlato con lui di ibridi e alieni. “Lei è fra i pochi che hanno il coraggio di parlare di abduction senza peli sulla lingua e, soprattutto, è fra i pochi ad affrontare il tema dell’ibridazione umano-aliena”, gli dissi, “Pensa davvero che un giorno la nostra società verrà soppiantata da questi esseri?”. Lui mi guardò con una certa accondiscendenza, uno sguardo lucido e sereno di chi probabilmente si era sentito porre la stessa domanda un milione di volte e non aveva ancora perso la voglia di rispondere. Mi disse che l’argomento ibridi era scomodo per molti suoi colleghi, perché mettere in cattiva luce l’intervento alieno non era considerata una buona politica. Tuttavia, mi disse, buono e cattivo sono concetti relativi. Gli alieni sono semplicemente alieni. Quasi dieci anni dopo lo scontro in materia di abduction è ancora fermo su questo punto: gli alieni fanno il nostro bene, gli alieni fanno il nostro male. Ma questa è un’altra storia. Budd Hopkins è morto il 21 Agosto scorso e su X Times, per ricordarlo, accanto al commento di Maurizio Baiata, abbiamo voluto riproporre un articolo scritto dallo stesso Hopkins e pubblicato per la prima volta diversi anni fa, su Area 51. Trovo che sia un articolo bellissimo (Hopkins scriveva molto bene, era un piacere tradurlo), che mette in luce il suo spirito analitico, il suo pensiero disincantato, ma non fanatico, sui rapimenti, e la sua bella amicizia con un altro gigante della ricerca sulle abduction, John Mack, che considerava l’intervento alieno in modo molto diverso da Budd e, tuttavia, continuò a collaborare con lui. In molti anni di lavoro editoriale ho tradotto e letto moltissimi articoli. Questo che riproponiamo, e che consiglio di leggere fino in fondo, è uno dei miei preferiti. È vero, a mio avviso, che molto spesso si trova più umiltà nei grandi nomi che in quelli piccoli. Nell’ambiente ufologico di umiltà ne trovo francamente ben poca, ma Hopkins mi fece questa impressione e così mi piace ricordarlo, un uomo dai modi semplici, la mente geniale e un immenso coraggio, che ha aperto la strada per lo studio dell’argomento più scomodo, più “proibito”, più screditato in assoluto, che è stato attaccato fino all’ultimo, ma anche enormemente stimato.

Lavinia Pallotta


Sommario: Pag. 3-5 : Editoriali e sommario/ Pagg. 6-7: Reports dal Mondo, a cura della Redazione/ Pagg. 8-11: “In ricordo di Budd Hopkins”, di Maurizio Baiata/ Pagg. 12-18: “Le Abduction e l’esperienza di trasformazione” di Budd Hopkins - Un grande pioniere dello studio sui rapimenti alieni si racconta: l’inizio di una ricerca che nessuno voleva e vuole riconoscere nell’establishment scientifico, l’amicizia con John Mack, le loro divergenze, le loro esperienze/ Pagg. 20-24: “Il caso Ferraro”, di Enrica Perucchietti - Un magistrato denuncia progetti di controllo mentale in Italia e l’esistenza di una setta occulta che coinvolgerebbe alte cariche militari, con legami nella giustizia, nella politica, nella psichiatria e nella massoneria deviata/ Pagg. 26-30: “La magia chiamata Fusione Fredda”, di Silvia Agabiti Rosei - Tra critiche, insabbiamenti, mistificazioni, l’importanza globale di una ricerca, che ha visto coinvolta l’Italia in prima linea e che adesso viene riproposta con l’Energy Catalyzer di Rossi e Focardi/  Pagg. 32-37: “Marte, il cosmo-puzzle del mese”, di Massimo Del Genio - Possibili verità e inganni sul Pianeta Rosso, che forse rosso non è.../ Pagg. 38-41: “Solar Warden: Alternative 3”, di Pablo Ayo - seconda parte - Negli anni ’70, un film-documentario e un libro descrivono piani segreti di gruppi di potere occulto per far fronte a futuri sconvolgimenti che avrebbero minacciato la sopravvivenza della popolazione terrestre, al fine di garantire la salvezza delle élite. Per ammissione dell’autore, il romanzo sarebbe molto vicino alla realtà/ Pagg. 44-53:"Speciale UFO in Italia: i casi più clamorosi del 2010”, di Nicola Testoni/ Un viaggio lungo la penisola per capire come si è presentato l’anno scorso il fenomeno degli Unidentified Flying Object./ Pagg. 54-56: “UFO Sì, fino a prova contraria” di Carlo Di Litta/ Report della conferenza svoltasi a Rimini il 25 Giugno 2011/ Pagg. 58-63: “Nessuno è al sicuro”, di Eve Lorgen – prima parte - Nel racconto di una vittima di rapimenti da parte di alieni e militari in Scandinavia, la creazione di ibridi umano-alieni, la sottrazione della matrice animica tramite tecnologie non terrestri, la drammatica presa di coscienza di una manipolazione tutt’altro che benevola da parte di esseri di altri mondi e umani collaborazionisti/ Pagg. 64-69: “L’abbraccio di Elenin”, di Gianluca Gualterio - L’approssimarsi della cometa Elenin ha suscitato accesi dibattiti, divisi fra rigore scientifico e interpretazioni profetiche. In questo articolo, un lucido ed equilibrato punto della situazione/ Pagg. 70-71: Rubrica Libri, a cura di Lavinia Pallotta/ Pagg. 72-75: “L’origine degli UFO”, di Umberto Visani - Secondo un memorandum riservato, risalente al 1947 e divulgato dall’FBI nel Marzo di quest’anno, esseri di altre dimensioni farebbero visita alla nostra a bordo dei cosiddetti “dischi volanti”.../ Pagg. 76-77: Proposte di viaggio/ Pagg. 78-82: X Media Times, a cura di Pino Morelli

martedì 11 ottobre 2011

ACUFENI... tinniti... tinnitus... e se non fossero sempre MALATTIE da CURARE? di Beppe Spitzer e Matr Jala (Youcanprint)




















E' la prima pubblicazione che affronta l'argomento da un punto di vista completamente diverso dal solito.  Sono milioni le persone "colpite" da questi curiosi problemi e, nonostante la medicina offra oggi tecnologie e cure piuttosto avanzate, molte di loro non sono mai riuscite a liberarsene. Finalmente ecco a disposizione una diversa, incredibile ma precisa spiegazione su questo strano "male incurabile" e anche informazioni che daranno, a chiunque lo desideri, la possibilità di effettuare semplici verifiche personali.  Antiche conoscenze ci rivelano infatti un sorprendente segreto che alcuni ricercatori e "ammalati" di tutti i tempi hanno però sempre conosciuto: acufeni, tinnitus, eccereta, molto più spesso di quanto si creda non sono infatti una malattia o un vero problema ma...questi autori hanno trovato una chiave di lettura molto più antica e misteriosa oltre che intrigante di questo fenomeno

lunedì 10 ottobre 2011

Sii felice! Con tutto il tuo cuore di Serena Chiacchiaretta (Youcanprint)





















“Stiamo vivendo nell'Era dell'informazione e avvicinandoci sempre di più nell'Età del grande risveglio spirituale, la famosa Era dell'Intuizione. Le nostre capacità percettive stanno cambiando, anche il nostro modo di relazionarci alla vita sta cambiando ed evolvendo, questo significa che qualcosa o qualcuno ci sta preparando a qualcosa ... Se impariamo a conoscere il potenziale che è innato in noi e a governalo, disciplinarlo e soprattutto ad ascoltarlo otterremo dalla vita tutto quello che ci spetta di diritto, diritto Divino. Utilizzare i principi della frequenza che regolano la consapevolezza e l 'energia è lo strumento pratico per liberare le nostre anime da tutti quei limiti imposti e autoimposti.

domenica 9 ottobre 2011

“Le Mani del Sud e altre poesie” di Vittorio Bodini e Daniele Durante (Negroamaro edizioni e Anima Mundi) a Cibus Mazzini

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Cibus Mazzini presenta in collaborazione con Arcadia Lecce e Cultura e Oltre la rassegna “30 minuti con l’autore” che si terrà lunedì 10 ottobre 2011 ore 19,30 con la presentazione de “Le Mani del Sud e altre poesie” di Vittorio Bodini e Daniele Durante (Negroamaro edizioni e Anima Mundi). Introduce Stefano Donno
Il libro - Vittorio Bodini, Le mani del  Sud e altre poesie. La solarità mediterranea, la fantasia spagnola,il riflesso misterioso dei raggi di luna e le case imbiancate di calce nel Salento. Una voce poetica imprevedibile ci invita al di là degli stereotipi consumati dal folclore e dal clamore dei pregiudizi, a comprendere la realtà per trasfigurare la “rabbia di esistere”  In amore. Vengono qui rappresentate le dieci poesie musicate,corredate da illustrazioni fatta dallo stesso Bodini.
Il Cd - Vittorio Bodini/ Daniele Durante , Le mani del Sud.
10  poesie  di Vittorio Bodini musicate da Daniele Durante. Le mani del sud sono servite spesso a dilaniarsi e ad erigere paletti e barricate con cui inibire ed annientare tutto ciò che gli altri cercano di costruire; ma sono servite ance a produrre suoni che,stratificandosi, hanno dato origine a quel fermento musicale salentino invidiato da molti. Le mani del sud, con questo lavoro riconsegnano le parole di Bodini alla sua terra, nella speranza che la musica contribuisca a diffondere il magico suono.
 I  musicisti - Daniele Durante: voce e chitarre | Francesca Della Moncaca: voce, percussioni Luigi Bubbico: piano| Stefano Rielli:contrabasso
Vittorio Bodini  (nato a Bari nel 1914, ma di famiglia e formazione leccese,morto a ROMA NEL 1970) è considerato  tra i  maggiori interpreti e traduttori italiani della letteratura spagnola(Lorca, Cervantes, Salinas, Rafael Alberti, Quesvedo). Fondamentali sono ancora oggi i suoi studi : I poeti surrealisti spagnoli(Torino 1963) e sul Barocco di Góngora (Roma 1964).
Bodini è stato soprattutto un poeta che ha attraversato con ironia quasi picaresca,tutte le avventure del Novecento europeo
Daniele Durante musicista e studioso di musica popolare. È tra i fondatori del Canzoniere Grecanico Salentino (1973) nel quale firma arrangiamenti ed elaborazioni e compone brani inediti. Ha inciso con Il Canzoniere Grecanico numerosi lavori e ha pubblicato da solista E allora tu si de lu sud(2008). Docente di ruolo di educazione musicale tiene il corso monografico Musiche e trance per l’insegnamento di Sociologia delle religioni presso L’Università Degli studi del Salento; insegna Musica d’insieme e Storia ed Estetica della musica  popolare nel corso triennale di Musica popolare presso il Conservatorio di Lecce.

sabato 8 ottobre 2011

Gli aspetti euristici della funzione e dell’identità del pneuma nei padri della chiesa (i-iv sec. d.c.) di Cinzia Randazzo (Youcanprint)




















Il presente studio si prefigge di delineare, per sommi capi, i tratti più significativi della teologia pneumatica nei Padri. Per arrivare a tal fine, in un primo momento, si cercherà di estrarre dalle fonti le affermazioni relative alla pneumatologia nei Padri, mentre, in unsecondo momento, per chiarire il pensiero dei Padri riguardo al tema proposto, ci si avvarrà, se possibile, di recenti commentari e monografie. Conseguentemente gli autori cristiani verranno citati dalle più recenti e attendibili edizioni, indicate ai relativi riferimenti.

venerdì 7 ottobre 2011

L'interpretazione dei Dogmi di Cinzia Randazzo (Youcanprint)




















Il documento della Commissione teologica internazionale, che ha per titolo “L'interpretazione dei dogmi” pone in essere la questione non solo dell'identità storica del dogma, ma anche della sua identità teologica. La questione quindi si pone nel documento in questi termini: se è possibile parlare di storicità del dogma, come è possibile coniugare questo concetto con l'immutabilità stessa del dogma, dal momento che il dogma è “una verità universale e sempre valida?”.

giovedì 6 ottobre 2011

Una lettura ermeneutica del Vangelo di Luca di Cinzia Randazzo (Youcanprint)





















Il commento al vangelo di Luca è stato scritto da Origene molto probabilmente nel periodo in cui si trovava a Cesarea, dove Origene fondò una nuova scuola sul modello della precedente scuola di Alessandria, la quale conobbe con Origene il suo apogeo. In questo periodo, che copre un arco di tempo che va dal 232 fino al 254, - periodo in cui dilagavano le correnti gnostiche ed ereticali, nonché le persecuzioni di Massimino il Trace e di Decio-, Origene cominciò i suoi Commentari sulle Scritture divine, con l'aiuto di Ambrogio che egli convertì dall'eresia gnostica. Questi commentari non ci sono pervenuti nel loro testo integro. Infatti il Commento al vangelo di Luca ci è pervenuto in traduzione latina.

mercoledì 5 ottobre 2011

Il Paradiso dei Cavalieri di Alamut di Rassam AlUrdun (Youcanprint)





















Cos’è che animava con tanta audacia le imprese dei Cavalieri di Alamut meglio conosciuti con il nome di “Assassini”?  Da loro ha molto appreso anche la più famosa Cavalleria Spirituale cristiana, cioè i Cavalieri Templari.  Molto si è parlato e molto si parla ancora, della Comunità Ismailita di Alamut, senza tuttavia mettere bene a fuoco ciò che fu un fenomeno di estrema eterodossia, scaturita nell’ambito di una corrente Sciita, meglio conosciuta con il nome di “ Setta degli Assassini ”. Al di là di ogni ragionata volontà di ambire a qualcosa che più si potesse avvicinare al giusto, ogni adepto di tale Comunità, sarebbe dovuto partire dal principio in base al quale [ prima di agire], in qualunque modo la Comunità avrebbe preteso, l’adepto doveva essere in grado di compiere il più diffi cile assassinio, cioè la soppressione del proprio io. Tutto ciò, ovviamente, avrebbe portato [ e portò ] inevitabilmente ad incorrere in molti errori, fi no a giungere al successivo disconoscimento di tali gesta, ad opera di coloro che furono i legittimi eredi, ma, nel contempo, la complessa storia di tale fenomeno, viene quasi completamente ignorata e sottovalutata, restando un capitolo davvero misconosciuto. Questo testo, raccontato da un esoterista islamico, traccia in poche pagine, ciò che fu la vera storia di questi oscuri Cavalieri.

martedì 4 ottobre 2011

La badessa di San Giuliano di Marisa Di Bello (Besa editrice)




















Questa è una storia d’altri tempi, di un’epoca lontana per usi, costumi, linguaggio. Di luoghi immobili nel loro isolamento. Essa prende spunto da vicende realmente accadute agli inizi del secolo scorso in un convento del Sud. Attestati da un fitto carteggio tra Curia e convento, i fatti che si svolgono esattamente un secolo fa parlano di disordini, contrasti e malignità varie che determinano la chiusura di quel convento e la secolarizzazione di molte suore. Su questa trama di eventi storici si inserisce l’infelice e travolgente storia d’amore di suor Crocifissa, badessa di San Giuliano, e il ricco proprietario terriero Pietro Forzano, come storia emblematica, summa di tante storie di donne, della loro impossibilità di sceglier e liberamente e consapevolmente il proprio destino.

Marisa Di Bello è nata a Pisticci (MT) e vive a Bari. È pubblicista iscritta all’Albo dei Giornalisti di Puglia dal 1983 e ha iniziato a pubblicare dal 1979. Ha collaborato a numerosi periodici tra cui “Cosmopolitan”, “Noi Donne” e da oltre venti anni collabora alla rivista di cultura ed economia “Nelmese” con rubriche e interviste.
Tra le inchieste pubblicate: “Le Ragazze degli Anni Ottanta” per le Edizioni Levante, Bari; “Viaggio nei Pianeti Diversi” sui gruppi di tendenza per “Nelmese”; “Donne Nere” per “Cosmopolitan” sulle mutilazioni sessuali subite da donne musulmane presenti a Bari; “Isole”, inchiesta radiofonica in 10 puntate trasmessa da Radionorba, sui vari gruppi etnici presenti sul territorio.