sabato 31 marzo 2012

Il linguaggio occulto della pittura. Dall'Antica Grecia a Picasso un codice noto soltanto agli iniziati (Edizioni L’Età dell’Acquario)


Mezzo secolo di ricerca, quasi cinquantamila pagine di disegni e trascrizioni, una chiave di diciotto lettere per comprendere il significato di centinaia di opere d’arte realizzate nell’arco di migliaia di anni. Non un romanzo ma una storia vera. La storia di un uomo che legge i quadri come fossero libri. E ne rivela i segreti. Cosa pensano gli apostoli nell’Ultima cena? E cos’ha sotto le mani la Gioconda? Chi prende in giro il Mantegna? Era davvero laico Leonardo? E Picasso ateo? Cosa accomuna Dante e Giotto?
«Esiste un legame profondo e indissolubile tra l’architettura della parola e l’architettura dell’opera figurativa. Prima viene l’ispirazione, subito dopo la parola. Da lì il risultato visivo. E l’ispirazione da dove viene? Bella domanda. Dall’imponderabile, direi.» «Sogno un museo del futuro in cui le figure mute diventano parlanti grazie al testo che esse stesse sono in grado ormai di recitare, leggendo a ritroso la sceneggiatura che celano.»
Giancarlo Prandelli, nato a Dello, in provincia di Brescia, il 13 maggio 1939, è figlio d’arte e si laurea in architettura nel 1968 a Venezia. Collabora per venticinque anni col gruppo Olivetti, per il quale effettua lavori di restauro e conversione di architettura industriale in architettura abitativa e funzionale. Realizza interventi su edifici a Pozzuoli (Olivetti), Milano (CIR), Roma (L’Espresso), Colonia, Bruxelles. Attratto dallo sviluppo del senso artistico nei bambini, insegna alle scuole medie per quindici anni. Studia e rielabora le forme di pittura in codice dagli anni ’50. Sulle pareti del suo cascinale ha riprodotto più di dieci dipinti rinascimentali, ricostruiti in base alla sua teoria.

Alessandro Calderoni, nato a Genova nel 1974, vive e lavora a Milano. Giornalista, voce e autore a Radio Montecarlo, è anche fondatore e coordinatore di un pool di giornalisti investigativi, Estrema Mente. Collabora con alcuni tra i maggiori periodici italiani, tra cui «Panorama». È specializzato in inchieste scomode, storie di vita e nuove tecnologie. Ha pubblicato Sopra le righe (Aliberti, 2005), un’inchiesta sull’evoluzione del marketing della droga.

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