domenica 15 aprile 2012

Uomini e logge nella Torino capitale. Dalla fondazione della loggia «Ausonia» alla rinascita del Grande Oriente Italiano (1859-1862) di Marco Novarino e Giuseppe M. Vatri (Edizioni L’Età dell’Acquario)


Questo libro ricostruisce la storia della rifondazione della massoneria in Italia avvenuta con la costituzione della loggia «Ausonia» e del Grande Oriente Italiano. Frutto di un’ampia ricerca archivistica ed emerografica, analizza il complesso intreccio fra il processo di unificazione del Paese e lo sviluppo della massoneria tra la metà del 1859 e i primi anni dello Stato unitario. Inoltre dimostra che, pur adottando metodi pre-politici, in quella fase storica il Grande Oriente non fu un partito, ma un vero organismo massonico, con regolamenti e rituali ereditati dalla tradizione francese. In queste pagine – arricchite da una consistente appendice documentaria con testi inediti o di difficile reperibilità e consultazione – è insomma ripercorsa una vicenda al tempo stesso locale e nazionale, risorgimentale e massonica.
Marco Novarino è segretario generale della Fondazione Ariodante Fabretti e docente a contratto presso la cattedra di Lingua e letteratura spagnola della Facoltà di Lingue e letterature straniere dell’Università degli Studi di Torino. Si occupa di iberismo storico contemporaneo e di storia dell’associazionismo laico e della massoneria italiana e spagnola. Ha pubblicato diversi libri tra i quali, per l’Età dell’Acquario, L’Italia delle minoranze. Massoneria, protestantesimo e repubblicanesimo nell’Italia contemporanea.
Giuseppe M. Vatri vive e lavora a Torino. Presso l’Età dell’Acquario ha pubblicato numerosi volumi, tra i quali ricordiamo La Massoneria delle donne (con Linda Leuci); Il sigillo spezzato o La loggia aperta ai profani da un framassone; Ahiman Rezon. Le costituzioni dei Massoni Antichi (Antient); Il Rito Scozzese da Nazionale a Universale (1802-1907); I rituali dell’Antica Maestranza; I rituali della Massoneria rinnovata; L’origine dei gradi simbolici del Rito Scozzese Antico e Accettato (1804-1805).

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